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lunedì 2 aprile 2012

UE, accordo per il roaming

mercoledì 28 marzo 2012di Mauro Vecchio

Più vicini i tetti per le tariffe relative a chiamate internazionali e dati in mobilità. Entro il prossimo 1 luglio, gli utenti comunitari non pagheranno più di 70 centesimi per megabyte. Si punta però al roaming zero

Roma - L'accordo preliminare è stato siglato dai parlamentari di Bruxelles con i membri del Consiglio e della Commissione Europea. I nuovi tetti per le tariffe del roaming comunitario potrebbero dunque entrare in vigore agli inizi del prossimo luglio, in attesa del definitivo segnale di via libera dal Parlamento del Vecchio Continente.
Una spinta nella concorrenza nel settore mobile, almeno secondo il vicepresidente all'Agenda Digitale Neelie Kroes. "Il nuovo accordo per il roaming ci fornirà una soluzione strutturale a lungo termine - ha aggiunto il Commissario - con prezzi più bassi, maggiori opzioni di scelta per gli utenti e un approccio intelligente nella gestione dei dati e della navigazione su Internet".

I tetti imposti dall'Unione Europea sono comunque già noti. Un massimo di 29 centesimi al minuto per le chiamate in uscita; 8 centesimi per quelle in ricezione. L'invio di un SMS non potrà costare più di 9 centesimi, mentre il costo per megabyte di dati scambiati su dispositivi mobile non supererà i 70 centesimi.

Le tariffe imposte dalle autorità europee sono però destinate a scendere. Entro l'anno 2014, la stessa porzione di dati costerà appena 20 centesimi. Le chiamate non supereranno i 19 centesimi se effettuate all'estero. L'obiettivo resta sempre il cosiddetto roaming zero, ovvero il definitivo allineamento dei costi delle chiamate nazionali e internazionali voluto entro l'anno 2015 dagli stessi commissari del Vecchio Continente.

E sempre secondo le nuove regole approvate in via preliminare a Bruxelles, tutti gli utenti che si ritroveranno a viaggiare all'estero potranno liberamente scegliere un operatore diverso da quello in patria. In sostanza, i cittadini comunitari saranno in grado di mantenere lo stesso numero telefonico pur legandosi ad un operatore estero per evitare le tariffe inflazionate di quello abituale.

Fonte: Punto Informatico

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