La Gazzetta dello Sport - Ci sono portieri matti e portieri tranquilli. Bogdan Lobont - si pronuncia "Lobonz" - appartiene alla seconda categoria: tutto calcio e famiglia, quasi noioso nella sua monotonia. Vive vicino l´Eur, in un quartiere popolato da romanisti - un nome su tutti, Totti -, ma se dipendesse da lui cultori del gossip e paparazzi dovrebbero chiedere il sussidio di disoccupazione: al massimo, puoi incrociarlo quando va all´edicola a comprare i giornali o in un bar per un caffè veloce. Un carattere così è un punto di forza e ha permesso a Lobont di rimettersi in piedi dopo la sciagurata esibizione in Supercoppa contro l´Inter. Il terzo gol fu un papocchio, sul primo non fu irreprensibile. Ma Lobont, che ha difeso la porta di club come Ajax e Fiorentina, che in Nazionale ha giocato 77 partite ed ha partecipato ad un campionato europeo, è seguace di una filosofia che ti permette di vivere bene: oggi è oggi, domani è un altro giorno. Tradotto nel calcio, gli errori e le partite sono parte dell´esistenza, quel che conta è non farsene una malattia. Lobont si è rimesso al lavoro e quando si è infortunato Julio Sergio, ha avuto il merito di essere pronto. Ranieri, che ha avuto l´onestà di rispettare gerarchie prestabilite, gli ha offerto una tripla chanche: Inter, Cluj e Napoli. Se steccava, Lobont si sarebbe giocato il ruolo di vice-Julio Sergio, ritrovandosi in tribuna, scalzato dal redivivo Doni. Lobont è stato bravo con l´Inter, bravo e fortunato con il Cluj, bravissimo contro il Napoli. Esame superato con lode.
La Nazionale - Domani sera Lobont potrebbe giocare contro Mexes nella partita Francia-Romania. Potrebbe: il ct della squadra romena, Razvan Lucescu, ha infatti avuto qualche problema con la vecchia guardia e la formazione che dovrebbe scendere in campo a Parigi è in alto mare. Lobont non fa però una piega: superati i problemi fisici al ginocchio operato l´aprile 2009, conquistata la fiducia di Ranieri e firmato quest´estate un contratto che lo legherà alla Roma fino al 2013, va tutto bene. Il club giallorosso lo ha pagato 800 mila euro: il più costoso tra i portieri della rosa attuale. Doni è costato come un´utilitaria, Julio Sergio ancora meno.
Roma mia - A Roma, assicura chi frequenta Lobont tutti i giorni, il portiere romeno ha trovato la sua giusta dimensione. Bogdan si trova benissimo nella Città Eterna: non ha mai avuto problemi neppure nei giorni in cui per i romeni era dura la vita nel nostro Paese e vorrebbe restarci a lungo. Bogdan ha le idee chiare sul futuro: gli piacerebbe allenare. È un maniaco di tattiche e metodi di allenamento, segue le partite in televisione, studia calcio tutti i giorni. Bogdan si sta già preparando in qualche modoal giorno in cui butterà i guanti ed indosserà gli abiti borghesi: si farà chiamare mister.
Fonte: La Gazzetta dello Sport
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