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domenica 17 ottobre 2010

Maricica Hahaianu è deceduta al policlinico Casilino

15/10/2010 IL CASO
Morta la donna picchiata nel metrò
Maricica Hahaianu 32enne è deceduta al policlinico Casilino
ROMA
È morta Maricica Hahaianu, l’infermiera romena di 32 anni colpita con un pugno venerdì scorso al termine di una colluttazione alla stazione della metropolitana Anagnina, a Roma.

I medici del policlinico Casilino, dove la donna si trova ricoverata in rianimazione da venerdì scorso, hano ufficializzato il decesso in serata. Il pugno con il quale la donna è crollata a terra esattamente una settimana fa le è stato fatale.

Per Alessio Burtone, il giovane di 20 anni autore dell’aggressione, si profila un’accusa più grave: quella di omicidio preterintenzionale. Il capo di imputazione è stato modificato. La procura di Roma, ieri, ha presentato ricorso al tribunale del riesame per chiedere l’emissione della custodia cautelare in carcere. Dal canto suo il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che si è recato in visita al policlinico Casilino ha chiesto «al procuratore che questo assassino venga portato in carcere e non agli arresti domiciliari».

Il sindaco è tornato a parlare anche del video che riprende gli attimi della colluttazione culminata con il pugno in pieno volto sferrato da Burtone. In merito alle polemiche sul mancato intervento dei passanti Alemanno ha dichiarato che «guardando bene il video si tratta di due o tre persone che possono anche essere cadute in un equivoco perchè vedevano solamente una persona a terra e non avevano visto la colluttazione. Adesso spetta agli inquirenti valutare se c’è stata un’omissione di soccorso. Dopo un minuto comunque le persone si sono raccolte. Poi c’è l’atteggiamento di questo sottufficiale di Marina - ha proseguito Alemanno - che è stato veramente encomiabile. Mi auguro che gli vengano dati tutti i riconoscimenti che merita dopo il suo atteggiamento».

E quella di oggi è stata certamente la giornata più dolorosa per i familiari di Maricica che sono rimasti fuori al reparto di rianimazione sperando in un miracolo. Adrian, il marito della donna, è rimasto in attesa anche se fin dalle prime ore della mattina, dal consueto bollettino medico, era chiaro che le condizioni della donna erano oramai compromesse. Il marito, accompagnato anche dal suo avvocato, Alessandro Di Giovanni, si è intrattenuto a parlare per alcuni minuti con il sindaco e con l’ambasciatore romeno. «È consapevole che non c’è nessun risentimento di tipo razziale o di intolleranza - ha riferito il sindaco ai cronisti -. C’è solo risentimento verso un pazzo che ha fatto questo gesto».

Intanto gli amici di Burtone, ragazzi del quartiere Cinecittà, si dicono convinti che Alessio «non l’abbia fatto apposta». «Non è un assassino, lui e la sua famiglia sono brave persone», raccontano. Quando nel pomeriggio i carabinieri sono arrivati presso la sua abitazione per il consueto controllo tra molti serpeggiava il timore che potessero portarlo via. «L’ho visto nascere - ha detto dispiaciuta un’anziana signora del suo palazzo - spero non lo portino in carcere, è un ragazzino, non se lo merita». Poi, mentre la famiglia si è chiusa nel silenzio attorno ad Alessio, il suo difensore ha spiegato che il giovane «non sta bene, non tanto per la paura del carcere, ma per i rimorsi. Gli è crollata addosso una cosa più grande di lui».

Fonte: LA STAMPA

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6 commenti:

liviu 27 ha detto...

Vergogna gli italiani que hanno applaudito un killer che ha ucciso un romano e italiano che, come romano, americano, era tutto un uomo e tutto omicidio è omicidio. Non tutti i romeni sono sempre lo stesso piatto, non tutti i romeni sono ladri, sono un milione di romeni che lavorano onestamente in Italia, molti di coloro che vengono giudicati come i rumeni e come criminali, sono zingari o rom in Romania, non rumeni. E la differenza tra il passaporto se si scrive Romano o Romm.
Così ha fatto i nazisti, credendo che il popolo ebraico e il peggio popolo, e li ho chiamati topi ,discriminati per giustificare i loro crimini. E vergognoso ad applaudire un assassino, Italiano, rumeno, americano , rimane ancora assassino , e coloro che applaudire il suo crimine è associato tacita . Io sono un romano di Romania si ribellò da ciò che accade in Italia e dei romeni onesti che lavorano sopportare gli insulti ogni giorno e la discriminazione degli italiani
Vergogna sui media e che discrimina contro i romani, è questa la democrazia? Sono terrorizzata se si chiama questa democrazia L'Italia non è un paese in cui vivere se questa è la vostra democrazia! Non essere indifferente, no alla violenza! Reati commessi da rumeni, italiani, albvanezi, ecc dovrebbero essere puniti, ma non tutti i romani devono soffrire per i crimini di alcuni

Pensieri che voglio sopportare un romanzo in Italia e dopo di giudicare, né comunicare tra loro in rumeno in Italia di paura. Scusa la mia scrittura, ma non riesco a scrivere in italiano perché non è la mia lingua madre

Anonimo ha detto...

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Unknown ha detto...

le persone violente devono morire bruciati detesto a morte la violenza odio a morte queste persone voglio la pena di morte per queste carogne

Unknown ha detto...

detesto a morte la violenza la voglio stradicare dalla faccia della terra gli uomini violenti vanno tolti di mezzo vorrei la sedia elettrica

Anonimo ha detto...

questa povera donna lavorava onestamente e quel bastardo deve morire e tutti quelli come lui senza scrupoli e pieta lo butterei nel trita carne e lo brucerei e cosi tutti a morte uomini violenti violenza muori

Unknown ha detto...

nn centra niente o romeno o italiano chi e manesco e violento deve essere tolto di mezzo e l umanita vivra in pace odio sopratutto la violenza sulle donne indifese

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