Fotografia il 8 ottobre 2010
Ileana Florescu
presenta la nuova serie di fotografie
“Persefone”
Galleria Il Ponte Contemporanea, Roma
nell’ambito della mostra collettiva
Invito all’Opera a cura di Achille Bonito Oliva
(8 ottobre – 30 novembre 2010)
prosegue in Romania il progetto
“La Biblioteca Sommersa” –
24 ottobre 2010 – 4 novembre Monastero Antim
25 ottobre 2010 – 25 novembre Biblioteca Centrale, Bucarest
Ileana Florescu torna ad esporre alla galleria Il Ponte Contemporanea in occasione della mostra collettiva “Invito all’Opera” a cura di Achille Bonito Oliva (8 ottobre – 30 novembre 2010 – opere di Katharina Sieverding, Donatella Spaziani, Coralla Maiuri, Virginia Ryan, Ileana Florescu e Annalisa Pintucci).
Ileana propone tre immagini enigmatiche dove appare per la prima volta un corpo umano privo di legame spazio – temporale: non una Ofelia come sembrerebbe, ma una Kore nel suo liquido primordiale. E’ il mito di Persefone che ispira l’opera .
Figlia di Zeus e di Demetra, dea delle messi, Persefone è rapita da Ade. Imprigionata negli Inferi le viene offerta della frutta che una volta mangiata l’avrebbe confinata per l’eternità nell’oltretomba. Ignara del tranello, la dea mangia sei semi di melograno. Scoperto l’inganno ai danni della figlia, Demetra, in preda all’ira, impedisce che in terra i raccolti diano frutti. Ade é costretto a cedere ai suoi ricatti concedendo a Persefone di trascorrere negli Inferi tanti mesi quanti i semi di melograno inghiottiti e i restanti sulla terra. Trascorsi dunque sei mesi nelle dimore ctonie che le conferiscono l’attributo di Dea della Morte, Persefone riemerge sulla terra trasformandosi in colei che dà la vita. E’ proprio su questo doppio registro Ghenos/Thanatos che Ileana Florescu elabora la sua ispirazione.
Le immagini colgono l’intimità dell’atto simbolico del risveglio quale rigenerazione dalla morte .
Nel mese di ottobre proseguiranno gli appuntamenti espositivi di Ileana Florescu in Romania. E’ appena terminata al MNAC di Bucarest la mostra personale “La Biblioteca Sommersa” (a cura di Diego Mormorio) in cui la Florescu, dopo il successo de “L’umana sintesi” presentata a Roma alla Galleria Studio d’Arte Contemporanea Pino Casagrande nel 2009, ha ampliato la serie dei libri sommersi con fotografie inedite, alcune delle quali concepite appositamente per il pubblico romeno. Sono ora 180 le foto di libri affidati alle correnti marine con “la consapevolezza della casualità” come spiega la stessa Florescu. E tra le fotografie esposte a Bucarest spiccano i testi “annegati” di Mihai Eminescu, Mircea Eliade e Gheorghe Leahu che testimoniano la grande cultura romena ma anche lo scempio della distruzione di una parte della città di Bucarest all’epoca di Ceauşescu, sintetizzato nelle immagini della serie Bucurestiul Disparut, dove le pagine riaffiorano da un fondale scuro e torbido.
Alla fine di ottobre una piccola parte delle 180 opere esposte nella mostra “La biblioteca sommersa” saranno trasferite in due sedi significative come il Monastero Antim e la Biblioteca Centrale di Bucarest.
Il progetto di portare alla Biblioteca Centrale di Bucarest alcune serie di libri sommersi è stato concepito appositamente per gli studenti universitari, in particolare quelli di Storia dell’Arte, che non hanno potuto vedere la mostra in agosto e che saranno invitati ad un dibattito sul lavoro dell’artista. La mostra è a cura della storica dell’arte Alexandra Craciun.
Il trasferimento di un’altra serie di libri “subacquei” al Monastero Antim è un gesto ancora più mirato e simbolico. Saranno infatti messe in evidenza in questo contesto quelle foto che ritraggono il libro di Gheorghe Leahu, "Bucarestiul disparut" relative alla distruzione di un quinto della capitale romena da parte di Ceucescu negli anni ’80. Anche in questo caso la scelta del luogo espositivo non è affatto casuale. La biblioteca e l’archivio del monastero Antim, costruito dal metropolita Antim Ivireanul nel XVIII sec., furono spostati volutamente per far largo al Viale del Trionfo del Socialismo, la via che conduce all’apoteosi del palazzo del Conducator, l’ex casa del popolo e in realtà la “Versaille personale di Ceauşescu”.
Le foto esposte alla Biblioteca Centrale e alla biblioteca del Monastero Antim sono dunque da considerarsi come un intervento artistico attinente al contesto che le accoglie. Nel caso di Antim le immagini ritraggono effettivamente le distruzioni che Ceauşescu provocò alla città di Bucarest e la biblioteca di questo monastero è una delle tante prove "viventi" dei cambiamenti radicali e delle devastazioni che avvennero all’epoca.
Le foto di Ileana Florescu, in un contesto simile, diventano testimonianza forte del passato e non semplici rappresentazioni oniriche. E su questo aspetto politico l’artista si sofferma con forza, a testimonianza della sofferenza che ha generato la folle megalomania di Ceaucescu al popolo romeno.
Mostra Invito all’opera a cura di Achille Bonito Oliva
dall’8 ottobre al 30 novembre 2010
galleria Il Ponte Contemporanea via di Monserrato, 23 – 00186 Roma
orari: martedì – sabato 12:00 – 19:00 – Tel.: +39 06 68801351 +39 06 68801351 +39 06 68801351 +39 06 68801351 – Fax.: +39 06 68218246
www.ilpontecontemporanea.com
Prosegue in due sedi espositive in Romania il progetto “La Biblioteca Sommersa”
dal 24 ottobre al 4 novembre 2010 – Monastero Antim , Bucarest
dal 25 ottobre al 25 novembre 2010 – Biblioteca Centrale, Bucarest
Fonte: Rinascita e Cultura
domenica 10 ottobre 2010
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