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sabato 2 ottobre 2010

Sole della Alpi, che beffa. Niente Egitto: è rumeno

27 settembre 2010C
VARESE - Sole delle Alpi "rosso": esempi di questo genere ci sono anche nel Varesotto (Foto by VARESE

VARESE «Il sole delle Alpi è un simbolo antichissimo che non appartiene a nessuno se non forse alla popolazione di lingua ungherese che ora risiede in una provincia della Romania, perché è l'unico popolo al mondo che da seimila anni usa con costanza questo segno».
A sostenerlo è Michelangelo Naddeo, varesino di adozione e studioso per passione delle popolazioni ungheresi che durante le sue ricerche si è imbattuto nel simbolo scelto dalla Lega Nord come bandiera della Padania per rendere omaggio alle origini celtiche delle genti del nord Italia. Secondo la ricostruzione di Naddeo però il «sole a sei raggi», come preferisce chiamarlo, sarebbe comparso in Europa nel 6mila avanti Cristo, cioè ben prima dei Celti che quindi lo avrebbero “copiato” da una popolazione ungherese con cui entrano in contatto prima di scendere sotto le Alpi.
A testimoniarlo sarebbero poi altri segni, altri simboli presenti anche sul nostro territorio. Un esempio? La chiesa di San Pietro di Gemonio. Sì, il paese dove vive il Senatur in persona. «Si ritiene che quella chiesa sia del nono secolo e sull'altare, ben in vista di fronte ai fedeli, sono disegnati una serie di simboli in tutto simili al Sole delle Alpi se non per il colore, che non è verde ma rosso scarlatto», spiega Naddeo, che a tal proposito ha una sua teoria.
«Quando il nord Italia fu invaso dai Longobardi, solo i maggiori gradi militari discendevano da popolazioni germaniche, ma la massa di soldati semplici che li accompagnava apparteneva a una popolazione di lingua ungherese, gli Avari, che nella regione della Romania in cui ora risiedono i loro discendenti, hanno lasciato segni simili a quelli rinvenuti ad esempio sull'altare di Gemonio». Dunque il Sole delle Alpi non sarebbe un simbolo legato alle origini delle popolazioni che abitarono la pianura Padana, ma piuttosto il segno, reiterato nel tempo, di passaggi e contatti con una popolazione dell'attuale Romania.
Una popolazione che ancora oggi usa il simbolo del cerchio con sei raggi concentrici nei luoghi sacri che le appartengono. «Ad esempio nei cimiteri di questa popolazione capita di incontrare il segno che noi chiamiamo Sole delle Alpi al posto delle croce», sostiene Naddeo che ha inserito tutte queste considerazioni, accompagnate e corroborate da una serie di foto, in una pubblicazione online, scritta in inglese, e consultabile dal suo sito internet www.michelangelo.cn. Insomma, un'altra chiave di lettura dopo quella che vorrebbe il Sole delle Alpi originario dell'Antico Egitto.
Lidia Romeo
Fonte: La Provincia di Varese

1 commento:

Anonimo ha detto...

Un giorno , un bidello,che aveva un preside del sud, mi ha detto : Io, un lombardo devo avere un preside terrone, questo non si può sopportare. Ecco come nascono i legaioli.

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