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domenica 18 settembre 2011

Constantin non ce la fa, è morto il lavavetri investito

Il musicista molto conosciuto in città e sempre gentile con gli automobilisti era stato travolto da un furgone al semaforo una settimana fa
FOGGIA - Costantin Tereaca, il rumeno di 59 anni investito la scorsa settimana nel Villaggio Artigiani, alla periferia di Foggia, non ce l’ha fatta. Il “lavavetri gentiluomo” è morto questo pomeriggio per trauma cranico nel reparto di rianimazione degli Ospedali Riuniti di Foggia, dopo una settimana di coma.

Constantin aveva lasciato la sua Romania circa tre anni fa per inseguire il suo sogno: far fortuna in Italia e mettere da parte un po’ di denaro per poter tornare a suonare e a vivere in maniera dignitosa. Si, perché Tereaca era un musicista e suonava il sassofono. Si era stabilito in viale Fortore, angolo viale degli Artigiani dove lavava i vetri ai passanti e lo faceva con fare gentile, non insisteva mai né reagiva alle risposte scortesi di qualche automobilista. Venerdì scorso un furgone lo aveva travolto in pieno e trascinato per oltre venti metri sull’asfalto.

Constantin era rimasto riverso sulla strada, senza conoscenza, in una pozza di sangue, fino all’arrivo dei soccorritori e della polizia municipale. L’ambulanza del 118 lo aveva sollevato per portarlo agli Ospedali Riuniti di Foggia, in condizioni gravissime e Constantin era stato immediatamente ricoverato in rianimazione. C’è tristezza al Villaggio Artigiani perché il rumeno era benvoluto da tutti. Spesso si soffermava a parlare
con gli avventori di un bar poco distante, amava raccontare la sua storia, fatta di sacrifici, ma soprattutto di pentagrammi, studio e del suo amato sassofono.

Dieci anni di conservatorio, poi era arrivato a Foggia per portare qualche soldo in famiglia, alla moglie e al figlio, anch’egli musicista, ma che è rimasto in Romania. Negli ultimi giorni Constantin era stato più volte redarguito dai passanti, perché sembrava non curarsi delle automobili che transitavano in viale degli artigiani. Attendeva in mezzo alla strada, senza spostarsi, sempre sorridente e col suo inconfondibile cappellino. Alto, magro, abbigliamento sempre dignitoso, Constantin è stato travolto proprio mentre imbracciava l’attrezzatura per lavare i vetri. Il suo bastone tergicristalli si è spezzato ed è finito sotto le ruote del furgone, il suo zaino strappato. Il conducente del mezzo si è immediatamente fermato per prestare soccorso: dice di non averlo visto al momento dell’impatto.
di Piero Russo
15 settembre 2011

Fonte: La Repubblica

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