Cade in bici nel dirupo Trovato morto da amici

INCIDENTE. Romeno senza fissa dimora deceduto dopo un volo di 15 metri in via Caroto
La vittima è scivolata nella scarpatina dietro le mura l'altra sera Un episodio analogo era avvenuto un mese fa a San Michele Extra

12/09/2010

Una delle scarpatine di via Caroto DIENNEFOTO È volato da una quindicina di metri, finendo nel piccolo dirupo che costeggia le mura della città, in via Caroto. Stava raggiungendo quella che per lui era «casa», una sorta di baraccopoli dove sopravviveva alla bell'e meglio con alcuni connazionali.
La vita di Nicusor Ciuche, 49 anni, romeno in Italia senza fissa dimora, conosciuto dalle forze dell'ordine per precedenti denunce per ubriachezza molesta è finita così l'altra notte. L'uomo, secondo la ricostruzione dei carabinieri che sono intervenuti sul posto dopo la chiamata di alcuni connazionali, è caduto nel dirupo verso le 20, ma è stato trovato soltanto alle 22.
Le persone che bivaccavano con il quarantanovenne non l'hanno visto arrivare all'appuntamento hanno ripercorso il sentiero che porta al loro campo e hanno visto che era a terra, ormai morto. Lui e la sua bicicletta sono scivolati. Forse a far perdere l'equilibrio a Ciuche è stato qualche bicchiere di troppo. L'uomo è scivolato, battendo la testa più volte fino a quando il corpo ha smesso di rotolare. E lì è rimasto fino a quando gli amici non l'hanno ritrovato. Era un destino segnato il suo. Nicusor era costantemente alterato dall'alcol, un giorno dopo l'altro per resistere a una vita che non accettava.
I carabinieri della compagnia sono stati a fare il sopralluogo sia venerdì sera che ieri mattina con la luce. E hanno confermato l'ipotesi di una caduta accidentale che poi ha provocato la morte del cittadino straniero. La vittima dormiva con altri due connazionali nello stesso punto in cui la polizia locale due settimane fa, con l'aiuto della protezione civile aveva smantellato una piccola baraccopoli. Ma pochi giorni dopo il luogo è tornato ad essere rifugio di senza tetto che non hanno assolutamente nulla da possedere nè da perdere.
Ieri mattina durante il sopralluogo, effettuato anche dalla polizia locale, sono stati trovati tre materassi. Ma uno era rimasto vuoto dalla sera prima.
È questo il secondo romeno nell'arco di un mese che muore cadendo in una piccola scarpata. La volta precedente era stato nei pressi della ferrovia a San Michele.
In quell'occasione la vittima, anche lei un po' alticcia prima era caduta in un piccolo dirupo, poi era finita in un canale. E c'era voluta l'interna notte di ricerche sospese e poi riprese il mattino successivo, per ritrovare quel corpo senza vita. In quel caso la baraccopoli doveva essere distrutta qualche ora prima dell'incidente, ma le piogge avevano rallentato i lavori di smantellamento.
Storie quotidiane di disperazione, giornate passate a cercar di far arrivare sera, 24 ore dopo 24, tra brick di vino scadente e birra in offerta ai discount, uomini nascosti in catapecchie, o capanne costruite tra i rovi e coperte di stracci a sognare quello che non sono riusciti a raggiungere.
di Alessandra Vaccari
Fonte: L'Arena

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Citeste si:
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