La comunità romena si incontra e si racconta attraverso storie quotidiane, punti di vista, fatti di cronaca, appuntamenti e novità, per non dimenticare le radici e per vivere meglio la distanza dal paese natale.
Informazioni utili per i romeni che vivono in Italia, per conoscere le opportunità che la realtà circostante offre e divenire cittadini attivi.

Comunitatea Românească în Italia

Locul unde comunitatea românească se regăsește zilnic în știri, noutăți, mărturii, informații și sfaturi, pentru a nu uita rădăcinile și a trăi mai bine departe de țara natală. Informații utile pentru românii care trăiesc în Italia, despre oportunitățile pe care le oferă realitatea din jur și pentru a deveni cetățeni activi.

Bun găsit pe site! Benvenuto!

Comentează articolele publicate! Commenta gli articoli pubblicati!

domenica 26 settembre 2010

Striscia la Notizia e le inchieste parziali

septembrie 24, 2010

Sono rimasta colpita seguendo quello che Striscia la Notizia chiama “l’inchiesta in Romania sulle adozioni internazionali negate”.

(http://www.striscialanotizia.mediaset.it/news/2010/09/23/news_5972.shtml)

(http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoflv.shtml?2010_09_lauda22.flv)

A parte che abbiamo una visione completamente diversa sul termine “inchiesta”, mi hanno colpito le “omissioni” fatte dalla redazione. Tanto che ho mandato una lettera. Non mi aspetto di avere una risposta, figuriamoci!

Siamo abbastanza abituati al loro modo di mandare in onda solo ed esclusivamente gli aspetti negativi della Romania, ma era mio dovere farlo.

Ecco la lettera:

Gentile redazione,

Ho seguito la vostra “inchiesta” sulle adozioni in Romania e non ho potuto non notare, come addetta ai lavori, alcune “omissioni”.
Mi ha colpito in particolare il fatto che non siete andati a verificare le fonti ufficiali per dare al pubblico la notizia corretta sul numero dei bambini adottabili in Romania, che è pubblico: si tratta di 44.000 e non 80.000 quanto avete detto voi.
Inoltre non avette per nulla parlato dei 21.000 bambini che vivono nelle case famiglia in cura a degli “assistenti materni” attentamente selezionati dagli Uffici per la Protezione dei Minori e pagati dallo stato romeno che fanno si che i bambini crescano in vere e proprie famiglie.
Per quello che riguarda invece la situazione degli orfanotrofi, dove vivono gli altri 23.000 bambini, questa è sensibilmente migliorata dopo l’entrata in vigore delle legge 272/2004 (http://www.dreptonline.ro/legislatie/legea_protectiei_copilului.php).
Io, personalmente, ho avuto modo di visitare un orfanotrofio vicino alla città di Timisoara a febbraio di quest’anno, accompagnando una delegazione dei vigili di Sassari e l’On. Guido Melis, presidente del Gruppo Interparlamentare Italia-Romania, e vi posso garantire che almeno in quella struttura i bambini sono cresciuti ed educati nel migliore dei modi. Non si può certamente parlare di storie di abusi.
Non nego che in passato, precedentemente alla costituzione dell’Autorità Nazionale per la Protezione Sociale e per la Protezione dei Diritti del Minore, ciò non sia avvenuto. Anzi, è successo e come… Ed ovviamente anche dopo, nel periodo di cosiddetta “anarchia” post rivoluzione.

Ma quello che è sbagliato è sostenere che questo avviene oggi. Anzi, se avete modo di farvi tradurre la legge, vedrete che è anche vostro obbligo segnalare alle autorità romene se siete a conoscenza di casi di maltrattamento.

Nessuno nega che le adozioni siano probabilmente la cosa migliore per i minori abbandonati. Tuttavia, però, sarebbe il caso di avere la possibilità per lo Stato romeno di verificare la sorte futura dei suoi cittadini.

Purtroppo però nel periodo post-rivoluzione ci sono state tante adozioni fin troppo facili e ci sono state tantissime segnalazioni negative. Al riguardo, vi mando in allegato un po’ di queste segnalazioni.

Finchè non ci sarà un sistema di controllo internazionale veramente efficace sulle adozioni, è di gran lunga meglio che quei bambini siano sotto la protezione dello Stato romeno.

Sono tuttavia delusa del vostro modo di usare anche i bambini pur di buttare fango sul mio Paese.

Sperando di vedere delle inchieste imparziali, vi porgo i miei più cordiali saluti,

Alina Harja

P.S. Anche sulla protezione dei minori costretti a chiedere elemosina la legge 272/2004 è molto più dura di qualsiasi altro provvedimento esistente in Italia al riguardo.

Fonte: Alina Harja – Ganduri/Pensieri

Nessun commento:

Posta un commento