di Federico Casabella
E si lamentano dei corsi di aggiornamento professionale, quei punteggi che ogni anno medici ed infermieri devono racimolare attraverso congressi e giornate di studio per restare al passo con i tempi.
Ma il personale sanitario delle strutture pubbliche liguri forse ancora non sa che dovrà tornare a scuola per imparare le lingue straniere. L’inglese o il francese? No, rumeno, albanese, arabo e spagnolo per accontentare le principali comunità presenti in Liguria rappresentate da Romania, Albania, Marocco ed Ecuador. È quanto previsto dal piano triennale per l’integrazione dei cittadini stranieri immigrati approvato martedì dalla giunta regionale ligure e che considera, per una maggiore integrazione della popolazione che arriva da oltre confine, che sia il personale medico ad adeguarsi «per garantire l’accesso delle persone immigrate ai servizi sociosanitari e la massima efficacia degli interventi, tenendo conto della diversità culturale di cui sono depositarie in materia (...)
Fonte: Il Giornale
domenica 19 settembre 2010
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