La comunità romena si incontra e si racconta attraverso storie quotidiane, punti di vista, fatti di cronaca, appuntamenti e novità, per non dimenticare le radici e per vivere meglio la distanza dal paese natale.
Informazioni utili per i romeni che vivono in Italia, per conoscere le opportunità che la realtà circostante offre e divenire cittadini attivi.

Comunitatea Românească în Italia

Locul unde comunitatea românească se regăsește zilnic în știri, noutăți, mărturii, informații și sfaturi, pentru a nu uita rădăcinile și a trăi mai bine departe de țara natală. Informații utile pentru românii care trăiesc în Italia, despre oportunitățile pe care le oferă realitatea din jur și pentru a deveni cetățeni activi.

Bun găsit pe site! Benvenuto!

Comentează articolele publicate! Commenta gli articoli pubblicati!

venerdì 24 settembre 2010

Interviu cu autorul Dictionarului de desene animate

Un italian de origine romana a scris Dictionarul de desene animate. Este vorba despre Daniel Valentin Simion din Italia.

Cartea are 600 de pagini si contine descrieri ale productiilor de animatie.

El a renuntat la serviciu pentru a-si dedica timpul dictionarului. Cu trei ani in urma, Daniel a abandonat slujba de la departamentul de marketing al cotidianului La Repubblica. In 2000 a infiintat un site cu informatii despre desene animate.

Mai jos aveti un interviu in exclusivitate cu el pentru animationmagazine.eu.

Daniel Valentin Simion: Ho deciso di catalogare tutti i cartoni animati fatti al mondo in questi 100 anni di storia d'animazione perchè mancava un punto di riferimento in questo fantasmagorico universo animato. Materialmente non esisteva un sito web, oppure un libro, se non di parte (ovvero solo cartoni giapponesi o solo cartoni americani) dove poter ritrovare i cartoni della nostra infanzia (ormai sono quattro generazioni che aspettano). Così, il dovere oltre che il piacere e l'onore, di farla io, la bibbia dei cartoni animati, in quanto il destino mi ha dato l'occasione di essere l'uomo giusto, al momento giusto, nel posto giusto.

Essendo cresciuto in Italia ho vissuto costantemente con i cartoni animati trasmessi in questo Paese, che peraltro erano quasi tutti d'importazione americana (anni 60/70/80) e giapponese (anni 70/80/90). Nei miei brevi viaggi in Romania, quando ero ragazzo e andavo a trovare mia nonna nel periodo estivo, guardavo la televisione rumena (all'epoca c'era il comunismo di Ceausescu) ed i cartoni che venivano trasmessi erano solo Tom e Jerry e Braccio di Ferro e qualche lungometraggio classico della Disney... Di recente, ho visto che in Romania è stato recuperato molto del tempo perduto, infatti ho visto numerosi canali tematici che presentano le serie più di successo e anche vecchie glorie. Sono veramente contento per i giovani rumeni, che in questo modo, hanno la possibilità di apprendere un linguaggio animato socialmente utile. Nel mio Dizionario, infatti, è stato dato molto peso all'industria d'animazione giapponese ed americana, per un complessivo 70%, poiché alla fine solo loro i due Paesi più significativi in questa Arte, mentre il restante 30% se lo divide il resto del mondo, che, con sporadiche produzioni, hanno fatto valere le loro storie ed i loro stili. Per la Romania, sono state incorporate solamente due schede: Il racconto della giungla (1973), una co-produzione italo-rumena (Corona Cinematografica / I.F.E. - International Film Enterprise) per la regia di Gibba e Victor Antonescu; e I Tre Moschettieri (2) (1981), una produzione Anima Film Studios, per la regia di Victor Antonescu. Effettivamente, il peso dell'animazione rumena all'estero, a carattere commerciale, non è stato molto rilevante.



Il mio prossimo progetto, molto rilevante, e sempre legato al mondo dell'animazione, è la creazione di un sito web che permetterà di interagire con il Dizionario cartaceo, ovvero, su Internet verranno riportate tutte le schede presenti sul libro (ovviamente con delle limitazioni per non danneggiare la commerciabilità del Dizionario) ma con l'aggiunta della multimedialità, quindi, per ogni scheda, sarà possibile rivedere e/o scoprire nuovi cartoni animati grazie a brevi videoclip, oltre al fatto di trovare un'accurata sezione di link filtrati da noi e pertinenti al cartone che si sta esaminando (una specie di Google per i cartoni animati). Stiamo lavorando al massimo per cercare di pubblicare il sito entro la fine di questo anno.

Per quanto riguarda l'editoria cartacea, attualmente sono alla stesura di un nuovo libro dal titolo "Next Stop Japan" ed è una insolita guida turistica all'uso e alla scoperta del Giappone, con tanto di diario di viaggio in quei luoghi ambiti dai fanatici dei cartoni animati (gli Otaku). Una guida utile e forse anche indispensabile per chi si reca per la prima volta in Giappone, con la speranza di entrare in contatto con i luoghi sacri ai cartoni animati.

Ovviamente, per il futuro, se il Dizionario continua nella sua inesorabile ascesa, ci saranno nuove riedizioni con aggiornamenti ed incorporazioni di nuove schede.

Come per il Dizionario cartaceo, il sito sarà pubblicato in lingua italiana. In fasi successive, probabilmente verrà tradotto in altre lingue (come per il Dizionario cartaceo).

Dopo gli studi in ragioneria e marketing avanzato, sono diventato per passione anche un webmaster e questa professione mi ha dato lavoro presso il quotidiano "il Resto del Carlino" nella divisione pubblicitaria come responsabile commerciale advertising multimediale, in seguito sono diventato responsabile commerciale per la rubrica "Professioni & Carriere" del quotidiano "la Repubblica", in contemporanea per il network "Kataweb" e per l’emittente "Radio Capital".

Come si può ben vedere dal mio curriculum ero un pubblicitario e il mondo dei cartoni animati era leggermente distante dalle mie attività. Tuttavia, io e i cartoni animati abbiamo un lunghissimo feeling, che dura da oltre trentanni.

Infatti, si può dire che il mio lavoro di osservatore risale a quando avevo quattro anni, periodo di vita nel quale ho i primi ricordi di animazione. Da quella data in poi, ho sempre visto ogni singolo cartone animato andato in onda nelle tv italiane, da quelle pubbliche a quelle private, non ne ho perso uno, pertanto sono cresciuto con i cartoni animati. Da adulto non mi è stato difficile ricordare quelle che erano le mie emozioni da fanciullo, e con una professione legata al giornalismo pubblicitario, mi è stato ancora più facile indagare e catalogare quelli che erano i miei ricordi. Da una semplice passione, di un uomo normale che si limitava a guardare i cartoni animati, mi sono avvicinato sempre di più al mondo di Cartonia, e scoprire aziende, personaggi, tecniche e tutto in giro vorticoso di situazioni, mi ha entusiasmato e dato quella carica di andare avanti, per otto anni, nella stesura del primo Dizionario dei Cartoni Animati al mondo.

Nel corso di questi anni, ho avuto modo di entrare in contatto con grandi registi, grandi case di produzione, per le quali ci siamo scambiati pareri e consigli, collaborando gomito a gomito in vari progetti.

Attualmente lavoro a tempo pieno come Produttore e Capo Esecutivo del progetto "Criptonet", inoltre sono consulente d’Animazione per alcune società. Amo la libertà del popolo americano e la determinazione del popolo giapponese, per tale motivo, mi definisco simpaticamente un "Giappomericano". Penso di essere un uomo normale, che ha deciso di offrire il proprio intelletto e la propria professionalità, al servizio del fantasmagorico mondo dei Cartoni Animati.

Distinguiamo l'animazione italiana intesa come produzione e quella intesa come trasmissione.

Attualmente l'animazione italiana intesa come produzione è fiorente, da ormai dieci anni a questa parte; infatti, nel suo passato ha brillato negli anni 60 grazie ai lungometraggi di Bruno Bozzetto ed ai Caroselli pubblicitari che andavano in onda sulla nascente RAI, poi, però, ha subito l'invasione schiacciante dei cartoni animati americani e poi quelli dei giapponesi, così, l'animazione italiana negli anni 70/80/90 è letteralmente svanita, e quello che ne rimaneva, si era rifugiata nel mondo della pubblicità televisiva.

La ripresa dell'animazione italiana è iniziata con il nuovo millennio, grazie a piccoli contributi da parte di RAI a favore di piccole case di animazione italiane, le quali, grazie anche alle nuove tecnologie di fare cartoni animati (vedi Flash e/o CGI) hanno saputo mettersi sul mercato e riempire il palinsesto richiesto dalla TV italiana. Questo modo di operare per i produttori è per gli addetti al palinsesto è risultato più economico che importare dall'estero ulteriori e nuovi cartoni animati, da un lato ha aggravato la già pesante crisi produttiva dei giapponesi e degli americani, ma dall'altro lato ha fatto risorgere l'animazione italiana, la quale, rimane sempre e comunque di scarso livello qualitativo e morale. Inoltre, per gli italiani il fatto di co-produrre, spesso e volentieri con i francesi, fa si che si perdano delle grandissime risorse che in Italia ci sono, ma non vengono valorizzate, anzi, spesso e volentieri vengono regalate o perse inutilmente. In Italia, per fare un esempio numerico sull'attuale situazione, nell'ultimo anno trascorso, sono stati investiti in produzione 64 milioni di euro in tutto il settore animazione. Questa cifra, paragonata ai 200 milioni di dollari un singolo film di casa Disney, oppure, ai 9 milioni di euro spesi per fare una sola una serie di Gundam, fa riflette sul peso qualitativo e produttivo dell'animazione italiana.

Mentre l'animazione intesa come trasmissione, ovvero quello che passa nelle nostre tv è una medaglia con un lato positivo che per certi versi sta migliorando la programmazione, in quanto gli addetti ai palinsesti stanno riproponendo anche "vecchie" serie che hanno fatto la storia e la qualità dei cartoni animati (prevalentemente giapponesi e questo è un errore, perchè anche le "vecchie" serie americane meritano, tuttavia, pare sia una moda seguire solo ed esclusivamente gli Anime); mentre il lato negativo invece è che gli editori di canali tv, stanno strumentalizzando i cartoni animati ed in questa Arte ci vedono solo del business, dunque, i cartoni animati "belli" passano solo su tv a pagamento, mentre sulla tv pubblica è palesemente voluto un calo di qualità dei programmi e del minutaggio per far si che la gente emigri nelle tv a pagamento. Alla fine, gli affari sono affari.

Sinceramente non conoscevo questo Festival, ed ho piacere nel sapere che anche in Romania si omaggia l'ottava arte con eventi importanti; se in un futuro mi capiterà di ricevere un invito, penso che parteciperò molto volentieri. Io di solito partecipo attivamente con LC&G (Lucca Comics & Games) la più importante kermesse italiana dedicata ai cartoni animati e fumetti. Anche quest'anno sarò presente con un simpatico quiz legato alla cultura animata. Inoltre, in passato, ho collaborato attivamente il direttore artistico Alfio Bastiancich per il Cartoon on the Bay, la rassegna internazionale ideata da Rai Trade. Mentre all'estero le altre fiere e festival a cui partecipo come osservatore sono il Comicon di San Diego e il TAF (Tokyo Anime Fair) di Tokyo.
12.09.2010
Fonte: Animation Magazine

Nessun commento:

Posta un commento