17/6/2010
Il corpo, in avanzato stato di decomposizione, rinvenuto in un corso d'acqua del parco
Il giallo della Vernavola è stato risolto. Ha infatti un nome il corpo della donna trovato lunedì 6 giugno in avanzato stato di decomposizione nel tratto del corso d’acqua che scorre accanto a strada Costa Caroliana. Si tratta di Lucretia Grecu Borodos, romena malata di Parkinson che abitava insieme alla figlia Michela in viale Cremona 123. La donna era scomparsa il 23 gennaio e la figlia aveva sporto denuncia. Il macabro ritrovamento era stato fatto da Angelo Sordi e da suo nipote Roberto. I due uomini erano alle prese con il recupero di un’imbarcazione quando si sono accorti della presenza del corpo. Accanto ad esso una borsa azzurra, che sfortunatamente è stata trascinata a valle dalla corrente e difficilmente verrà recuperata.
Il riconoscimento ufficiale è stato eseguito all’istituto di medicina legale dell’Università di Pavia. La figlia Michela ha riconosciuto un bracciale, una collana con una croce in legno e anche l’orologio della madre. «Sono i suoi, non ci sono dubbi», ha detto ai poliziotti. E così il corpo è stato messo a disposizione dei familiari per il funerale. Il medico legale, dopo un esame sui resti ormai decomposti dalla lunga permanenza in acqua, non ha notato segni di violenza per cui l’autopsia non è stata eseguita. L’ipotesi più probabile della morte resta la disgrazia. La donna, che probabilmente era in stato confusionale per una crisi legata al Parkinson, sarebbe caduta nella roggia che scorre all'interno della Vernavola e sarebbe stata trascinata a valle con il suo borsone da viaggio.
Quando era scomparsa, Lucretia Grecu Borodos era appena arrivata a Pavia per poter curare una fastidiosa forma di morbo di Parkinson. Quella mattina la figlia e il genero erano usciti di casa per andare al lavoro. Al ritorno non l'avevano più trovata. I figli e altri parenti avevano iniziato le ricerche. L’unica traccia era stata la testimonianza di un automobilista che aveva visto una donna la cui descrizione corrispondeva a Lucretia Grecu Borodos che camminava sulla tangenziale est, tra le uscite di viale Cremona e di viale Lodi. Non lontano da dove è stato ritrovato il corpo. In tangenziale era arrivata una pattuglia dei vigili urbani, ma della donna non erano state trovate tracce. I familiari si erano rivolti a «Chi l’ha visto?» ma senza fortuna.
Sara De Lisi
Fonte: Il Mondo di Pavia
giovedì 17 giugno 2010
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