Il volume narra dell’esperienza dolorosa di prigionia nei campi di lavoro forzato dell’Ucraina, dove nel gennaio 1945 i sovietici deportano la minoranza tedesca rumena e dove il giovane Leo Auberg, ansioso di sfuggire all’angusta vita di provincia, decide di andare. Cinque anni durerà l’esperienza terribile della fame e del freddo, della fatica estrema e della morte quotidiana.
Per scrivere questo libro Herta Müller ha raccolto le testimonianze e i ricordi dei sopravvissuti e in primo luogo quelli del poeta rumeno-tedesco Oskar Pastior. Avrebbe dovuto essere un’opera scritta a quattro mani, che Herta Müller decise di proseguire da sola dopo la morte di Pastior nel 2006. È infatti attraverso gli occhi di quest’ultimo, quelli del ragazzo Leo nel libro, che la realtà del Lager si mostra al lettore.
Il libro sarà presentato [...] venerdì 18 giugno alle 18.00 presso La Feltrinelli Libri e Musica di Napoli, con gli interventi di Maria Carmen Morese, in collaborazione con il Goethe Institut di Napoli.
Herta Müller è nata nel 1953 nel villaggio di lingua tedesca di Nitzkydorf, nel Banato rumeno, regione al confine fra Serbia, Romania e Ungheria. Dopo gli studi, trova lavoro come traduttrice in un’azienda, ma in seguito al rifiuto di diventare un’informatrice della polizia segreta è costretta a lasciarlo, e sarà vessata dalle autorità rumene. Fa il suo esordio nel 1982 con la raccolta di racconti Bassure, uscita censurata in Romania. Nel 1987 è costretta a emigrare dopo aver pubblicamente criticato la dittatura rumena, e si trasferisce a Berlino, dove vive tuttora. Nel 2009 ha vinto il premio Nobel per la letteratura. In Italia sono stati pubblicati “Bassure” (Editori Riuniti 1987), “Il paese delle prugne verdi” (Keller 2008), “Lo sguardo estraneo” (Sellerio 2009) e “In viaggio su una gamba sola” (Marsilio 1992, 2009).
Fonte: LetturaBlog
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