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sabato 20 agosto 2011

Casari: «Petre ci porterà in A... lto»

L'INFORMAZIONE -

L'ex Steaua: «Grazie al Modena voglio conquistare la nazionale»
13.08.2011 11.49 di Andrea Lolli    per tuttomodena.com     
Fonte: Andrea Rughetti per l'Informazione
«Ovidiu nella sua carriera ha sempre giocato nella massima divisione, speriamo che ci porti in A...lto». Così ha esordito il presidente di Cpl e di Ghirlandina Sport, Roberto Casari, alla presentazione avvenuta ieri pomeriggio del centrocampista rumeno Ovidiu Petre, 29 anni, ex National Bucarest, Galatasaray e Steaua, fra le altre) che proprio pochi giorni ha è diventato giocatore del Modena a tutti gli eftetti dopo una telenovela durata mezza estate (dapprima c'erano state le difficoltà di svincolo da ottenere da parte della sua ex squadra, gli arabi dell'Al Nassr, poi quelle per ricevere il foglio liberatorio da parte del principe e proprietario del club Faycal Ben Turki Al Saoud, infine la trafila per avere in tempi brevi il tesseramento italiano, sbloccata da un "colpo di mano" dell'attivissimo segretario Iacopino). Al tavolo, assieme a Casari, c'erano anche il diesse Fausto Pari, il vicepresidente Ninetto Sgarbi, il preparatore Marco Oneto che ha svolto il ruolo di traduttore dal rumeno e Franco Iacopino a fare gli onori di casa. Casari, rimproverato bonariamente dagli altri dirigenti, fra i quali Pietro Ferrari, per il suo inguaribile ottimismo, ha però voluto rincarare la dose. «Abbiamo un giocatore del valore di Petre, che è Nazionale rumeno, la squadra è stata potenziata nel suo complesso laddove pensavamo di avere qualche lacuna (vedi la struttura fisica): perchè allora non possiamo dire che dobbiamo fare meglio dello scorso campionato e che ci aspettiamo da Petre un contributo per andare in A?». Quasi 'zittito' dai colleghi, Casari ha lasciato la parola a Fausto Pari, che ha raccontato come si è arrivati alla scelta di Petre. «Assieme a Bergodi - spiega il romagnolo - si è deciso di portare a Modena un giocatore importante da mettere in mezzo al campo. Dopo aver lavorato intensamente su diversi nomi, si è arrivati al rumeno. Siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto. Crediamo che Petre potrà potrà dare molto, soprattutto portare quell'esperienza che lo scorso anno in alcune circostanze ci è mancata». Dopo aver ribadito che il mercato in entrata del Modena è chiuso («per quello in uscita, stiamo cercando di trovare una sistemazione ad alcuni elementi che hanno bisogno di giocare, ma non è un lavoro facile») il diesse Pari ha lasciato la parola a Ovidiu Petre, che si è sottoposto al fuoco di fila dei cronisti. Ha spiegato innanzitutto il perchè della scelta. «Modena è stata l'offerta migliore che abbia ricevuto - inizia - la B italiana è di buon livello e io avevo voglia di fare il salto e tornare ai miei livelli, dopo l'esperienza in Arabia, dove la qualità non è eccelsa. Modena per me non è un trampolino di lancio, non posso dire che sono qui di passaggio per andare poi in serie A. Dico che farò di tutto per aiutare il Modena ad arrivare il più in alto possibile. Bergodi? Certamente la sua presenza qui ha accelerato la mia scelta, perchè lo conoscevo dai tempi della Steaua». Dopo tre settimane di ritiro il centrocampista rumeno, che già parla qualche parola di italiano, dice di aver trovato l'ambiente ideale. «Devo ringraziare lo staff e i compagni per avermi aiutato ad inserirmi. Essere arrivato al Modena, è stato come entrare in famiglia». L'entusiasmo con il quale è stato accolto, anche attraverso gli utenti di internet e di facebook , è un motivo di soddisfazione. «Ho avuto da parte della gente tante dimostrazioni d'affetto anche attraverso il mio sito. Questo è un motivo di orgoglio e una spinta per dare qualcosa in più a questa città ». Dunque, Modena è per Petre la piazza ideale dalla quale ripartire dopo alcune stagioni in tono minore. «Non ho nessun dubbio sul fatto che, se riuscirò a conquistarmi il posto e se giocherò con continuità e bene - afferma - verrò preso in considerazione anche dalla mia Nazionale. Non ho paura di perdere il posto solo perchè gioco in serie B: in Romania questa categoria è seguita e tenuta in grande considerazione». Racconta le sue caratteristiche di gioco. «Posso giocare in un centrocampo a due a o a tre, ma sempre nel mezzo. Quindi il ruolo che mi ha affidato Bergodi è quello che mi si addice. Per ora mi avete visto poco: è vero, forse mi sono dedicato di più, nella partita che ho giocato con l'Empoli, a chiudere gli spazi piuttosto che a rilanciare. Ma dipende solo dal fatto che al momento non sono in condizione. Quando sarò al 100% mi vedrete fare sia la fase difensiva che quella di rilancio dell'azione. Il mio compito è quello di far girare la palla. Credo che, grazie all'aiuto dei compagni, e all'affiatamento che arriverà di consefuenza, vedrete presto il vero Petre». Dopo aver presentato la nuova maglia (che si distingue da quella della passata stagione per una riga blu verticale sulla sinistra) ed essersi sottoposto alle foto di rito, Petre ha lasciato il tavolo per correre a fare allenamento e ha ceduto le ultime parole al filosofico vice Sgarbi. «Ovidiu non è un nome molto usuale in Italia - ha detto il dirigente - ma ci ricorda Ovidio, famoso poeta romano tra i maggiori elegiaci. Speriamo che con il suo gioco dia poesia e ci faccia gustare un bel calcio».

Fonte: Tutto Mercato Web

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