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mercoledì 31 agosto 2011

Invito alla mostra "I colori delle avanguardie. Arte in Romania 1910-1950"/ Salone Centrale del Vittoriano, Roma / 3 settembre - 15 ottobre 2011‏

MOSTRA “I colori delle Avanguardie. Arte in Romania 1910-1950”
A CURA DI: Erwin Kessler (Bucarest)
PROMOSSA DA: Ambasciata di Romania in Italia, Istituto Culturale Romeno di Bucarest, Accademia di Romania in Roma
ORGANIZZATA DA: Comunicare Organizzando di Alessandro Nicosia
OSPITATA IN: Salone Centrale del Complesso del Vittoriano (Roma)
PROGRAMMA MOSTRA: dal 3 settembre al 15 ottobre 2011. Tutti i giorni ore 9.30-19.30
Accesso consentito fino a 45 minuti prima dell’orario di chiusura
INAUGURAZIONE: venerdì 2 settembre alle ore 18,30 presso il Salone Centrale del Complesso del Vittoriano
INGRESSO LIBERO

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Comunicato stampa

ROMA, L’AVANGUARDIA ROMENA AL VITTORIANO

I colori delle avanguardie. Arte in Romania 1910-1950

Dal 3 settembre al 15 ottobre 2011 il Complesso del Vittoriano ospita una mostra che, attraverso 74 olii di 24 artisti provenienti da importanti musei della Romania, vuole ripercorrere la produzione dei grandi Maestri delle Avanguardie romene nel periodo che va dal 1910 al 1950.

La rassegna, a cura di Erwin Kessler, promossa dall’Ambasciata di Romania in Italia, dall’Istituto Culturale Romeno di Bucarest e dall’Accademia di Romania in Roma, è organizzata e realizzata da Comunicare Organizzando di Alessandro Nicosia. L’inaugurazione avrà luogo venerdì 2 settembre alle ore 18,30 presso il Complesso del Vittoriano.

L’avanguardia raggiunse la scena artistica della Romania nel momento in cui questa si apriva a due tendenze del modernismo internazionale, il post-impressionismo e l’espressionismo. Nel contesto traumatico della Prima guerra mondiale questa apertura ideologica ed estetica si interruppe, consentendo allo spirito trasgressivo e originale dell’avanguardia di infiltrarsi e di penetrare nel modernismo romeno per certi versi moderato.

“Anziché indulgere in una selezione pedante e purista che estrapolasse le opere dell’avanguardia dal loro contesto storico, quello variegato e ricco dell’arte romena della prima metà del XX secolo, questa mostra comprende un fenomeno storico e culturale straordinariamente denso e complesso, quello della coabitazione, della tensione, della discordia e delle influenze reciproche tra modernismo, avanguardismo e tradizionalismo nel periodo tra le due guerre mondiali.” (Erwin Kessler)

E’ interessante notare che alcune delle figure di spicco dell’avanguardia europea provenivano dalla Romania (Tzara, Segal, Brauner, Ianco, Mattis-Teutsch), ma la loro attività si svolgeva perlopiù all’estero e dunque la loro influenza sul mondo dell’arte rumeno fu più intensa nei periodi in cui tornarono in patria, soprattutto dopo il 1920. In Romania, pertanto, il movimento si sviluppò con un certo ritardo ma riuscì in ogni caso ad accelerare il processo di evoluzione sociale e culturale in direzione del modernismo. Quest’ultimo, tuttavia, si era già fatto strada nella locale corrente tradizionalista, che rifiutava l’estetica morbida, acritica, consumistica e non sofisticata tipica dei primi modernisti. L’atteggiamento ostile, offensivo e rigido espresso dall’arte nazionalista rifletteva il modo aggressivo in cui l’avanguardia si era imposta sulla scena. Successivamente la produzione d’avanguardia fu in gran parte parallela alle opere che esprimevano il modernismo più conservatore, che aveva riconquistato posizioni alla fine degli anni Venti sotto le vesti di tendenze quali la nuova oggettività e il neo-simbolismo, caratterizzato da un afflato bizantino, religioso e persino nazionalista.
La compresenza e la contaminazione reciproca tra l’innovazione relativamente tardiva dell’avanguardia e il modernismo appassionatamente conservatore e tradizionalista dell’arte nazionale costituirono l’elemento di base dell’arte romena del periodo tra le due guerre mondiali e rappresentarono anche lo sfondo su cui dopo il 1945 si sarebbe registrata la chiusura estetica e la fusione con l’arte di propaganda del realismo socialista.

Le opere in mostra sono firmate da Apcar Baltazar, Victor Brauner, Marius Bunescu, Ştefan Dimitrescu, Hans Eder, Marcel Jancu, Petre Iorgulescu Yor, Max Herman Maxy, Hans Mattis- Teutsch, Corneliu Michăilescu, Theodor Pallady, Jules Perahim, Alexandru Phoebus, Elena Popeea, Ştefan Popescu, Magdalena Rădulescu, Camil Ressu, Szolnay Sándor, Ion Theodorescu Sion, Francisc Şirato, Jean Al. Steriadi, Nicolae Tonitza, Ion Ţuculescu, Alexandru Ziffer.

La mostra è stata già allestita nel 2007 in cinque importanti musei romeni (Museo Brukenthal di Sibiu, Museo Nazionale d’Arte di Bucarest, Museo d’Arte di Timişoara, Museo d’Arte di Constanţa, Museo d’Arte di Oradea) e nel 2009 presso il Museo Nazionale d’Arte Contemporanea di Lisbona (Museo do Chiado) e presso la Galleria Nazionale di Praga.

MOSTRA “I colori delle Avanguardie. Arte in Romania 1910-1950” Data: da 03/09/11 a 15/10/11 ORARIO Dal 3 settembre al 15 ottobre 2011 Tutti i giorni ore 9.30-19.30
Accesso consentito fino a 45 minuti prima dell’orario di chiusura
OSPITATA IN Complesso del Vittoriano (Salone Centrale) Indirizzo: Via di San Pietro in Carcere Zona: Rione Campitelli (Foro Romano- Campidoglio – Piazza Venezia) (Roma centro)
Ingresso libero
CONTATTI Telefono: 0039 06 6780664 – 6780363 Email: museo.vittoriano1@tiscali.it

Ufficio stampa,
Accademia di Romania

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