27.8.2011
Preside: "Ora la bocciatura è inevitabile"
Padova, 15enne ha raccontato di essere rimasta ferita in uno scontro stradale a Sharm el Sheik
Si è presentata stamane con la mamma davanti alla preside del "Liceo linguistico Fusinato" di Padova la quindicenne romena che, per dribblare l'esame di riparazione, ha finto di essere rimasta ferita in un incidente stradale a Sharm el Sheikh, in cui sarebbe morto (cosa rivelatasi assolutamente inventata) un presunto fratello diciottenne.
Di primo mattino la responsabile dell'istituto Antonella Visentin - che aveva ricevuto nei giorni scorsi la telefonata di una persona, che, spacciandosi per la madre, aveva raccontato dell'incidente per giustificare l'assenza alle tre prove di riparazione - è riuscita a mettersi in contatto con i genitori della ragazzina, rientrati nella notte dalla Romania dopo una vacanza, e li ha convocati nel proprio ufficio.
Il complicato castello di bugie costruito dalla giovane è caduto in pochi secondi: la madre era all'oscuro del fatto che la quindicenne fosse stata rimandata in tre materie e che proprio ieri avrebbe dovuto affrontare la prima prova. "La studentessa è stata per un'ora muta davanti a me - racconta la prof. Visentin - mentre riferivo alla madre, sempre più costernata, l'accaduto. Solo dopo ha cominciato a dire qualcosa, fino a quasi ammettere di essere lei l'autrice della telefonata incriminata che denunciava l'incidente".
La parziale ammissione delle colpe non salverà, comunque, Luisa Maria dalla bocciatura e dagli accertamenti che saranno compiuti dai Carabinieri per verificare se nell'intera vicenda si configurino reati di natura penale. "Resta il fatto - commenta la preside - che per un anno la giovane ha continuato a raccontare una sequenza infinita di bugie, a partire dal suo rendimento scolastico". Invenzioni a cui potrebbero essersi prestati, secondo gli insegnanti, anche alcuni degli oltre 2000 amici che la ragazzina aveva in Facebook. Che la quindicenne confondesse con fin troppa disinvoltura fantasia e realtà lo conferma anche il suo profilo in rete, in cui si descrive come una schiacciatrice della pallavolo di serie A femminile, di studiare presso la Los Angeles Academy of Arts and enterprise e di avere tra i libri preferiti, guarda caso, Le avventure di Tom Sawyer e Il ritratto di Dorian Gray.
Fonte: TGCOM
Il complicato castello di bugie costruito dalla giovane è caduto in pochi secondi: la madre era all'oscuro del fatto che la quindicenne fosse stata rimandata in tre materie e che proprio ieri avrebbe dovuto affrontare la prima prova. "La studentessa è stata per un'ora muta davanti a me - racconta la prof. Visentin - mentre riferivo alla madre, sempre più costernata, l'accaduto. Solo dopo ha cominciato a dire qualcosa, fino a quasi ammettere di essere lei l'autrice della telefonata incriminata che denunciava l'incidente".
La parziale ammissione delle colpe non salverà, comunque, Luisa Maria dalla bocciatura e dagli accertamenti che saranno compiuti dai Carabinieri per verificare se nell'intera vicenda si configurino reati di natura penale. "Resta il fatto - commenta la preside - che per un anno la giovane ha continuato a raccontare una sequenza infinita di bugie, a partire dal suo rendimento scolastico". Invenzioni a cui potrebbero essersi prestati, secondo gli insegnanti, anche alcuni degli oltre 2000 amici che la ragazzina aveva in Facebook. Che la quindicenne confondesse con fin troppa disinvoltura fantasia e realtà lo conferma anche il suo profilo in rete, in cui si descrive come una schiacciatrice della pallavolo di serie A femminile, di studiare presso la Los Angeles Academy of Arts and enterprise e di avere tra i libri preferiti, guarda caso, Le avventure di Tom Sawyer e Il ritratto di Dorian Gray.
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