Una delle pagine meno note dei rapporti tra Italia e Romania è rappresentata dall'emigrazione italiana in terra Romena, tra questi particolare è rappresentata dagli scalpellini friulani e veneti che dal 1864 trovarono lavoro nelle cave di granito che fanno ancora oggi da fondo al piccolo centro di Greci in Tulcea. In questo villaggio checonta 6000 abitanti, vi è ancora una piccolo nucleo di 130 persone che parlano correntemente il dialetto friulano o bellunese che si radunano attorno alla piccola chiesa cattolica, di cui quest'anno ricorre il centenario della fondazione, che con grande sacrificio è riuscita a costruire un oratorio dove si tengono lezioni di italiano, inglese e francese frequentato e aperto a tutta la città senza distinzione tra cattolici o ortodossi, tra romeni, italiani o apparenti alle diverse nazionalità di cui è composta la Romania. La funzione della scuola italiana di Greci, ricavata sacrificando l'abitazione personale del parroco, è quella di riuscire a conservare la tradizione e la memoria della presenza italiana nel delta del Danubio, anche quando gli ultimi discendenti degli italiani saranno tutti defunti, oltre a rappresentare un vero gesto di italianità e di amor Patrio. La maggioranza di questi nostri fratelli sia nella carità sia nel sangue è composta da anziani i figli di questi italiani di Romania sono partiti per le grandi città o hanno preso la strada della migrazione di ritorno per cercare lavoro nei luoghi da dove erano partiti i loro trisnonni.
L'età media di questi nostri connazionali, in Romania, è di circa 60/70 anni molti di loro tentano di sopravvivere con la pensione ma molti sono quelli che vivono nella più totale indigenza. Questo avamposto di Italia in terra romena sembra essere stato abbandonato è per questo che sento il dovere morale di portare conoscenza dell'opinione pubblica diquesta situazione per aiutare gli anziani di questa comunità che da oltre 150 anni mantiene fede alle sue radici e che rappresenta una pezzo della storia italiana in terra romena. Nei prossimi giorni il parroco di Greci mi trasmetterà l'elenco dei beni e dei medicinali che la sua piccola comunità ha bisogno e allora si provvederà d'intesa con le autorità romene, quelle italiane e quanti vorranno contribuire a raccogliere il necessario ed inviarlo a Greci. Anche il mondo della cultura potrebbe dare il suo contributo attraverso l'invio di libri in italiano che possano andare a rimpolpare la biblioteca parrochiale. Aiutando la comunità di Greci aiutiamo nel concreto dei cittadini romeni ma italiani nel sangue e a rafforzare i legami che uniscono il popolo romeno a quello italiano. Chi fosse interessato a collaborare a questo progetto di aiuto può mettersi in contatto con il sottoscritto tramite l'indirizzo mail assoeuromed@gmail.com.
Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Dott. Marco Baratto
Vice Presidente Associazione "Dacia"
Fonte: Nuova Società
domenica 20 dicembre 2009
Aiutiamo la comunità italiana di Greci
Pubblicato da
Anca Elena
alle
21:34
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento