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sabato 5 dicembre 2009

Metà degli italiani contesta immigrazione

Pubblicato da fidest Sabato, 5 Dicembre 2009

Stando al rapporto dalla “Transatlantic trends: Immigrazione”, realizzato dal German Marshall Fund e dalla Compagnia di San Paolo pubblicato quest’oggi, il 49 % degli italiani considera eccessivo il riflusso di immigrati nella penisola. Dati alla mano,a causa della grave crisi in corso nel nostro paese, il livello di intolleranza sta progressivamente aumentando. Queste le dichiarazioni rilasciate dal responsabile nazionale dell’Italia dei Diritti Emmanuel Zagbla, il quale esprime tutto il suo sconcerto circa l’indisponibilità sempre più in crescendo degli italiani nei confronti degli stranieri che giungono in Italia sfidando il proprio destino: “Prima di tutto c’è da chiarire che quando si parla di immigrazione, si tende a mischiare comunitari e non comunitari. Il paragone con gli altri paesi non è proponibile dal momento che è facilmente riscontrabile un approccio decisamente più aperto nei confronti degli stranieri. Gli immigrati, infatti, sono presenti in tutti i settori lavorativi all’estero. In Italia al contrario, vengono tutti immobilizzati in un settore sociale dal quale sono impossibilitati ad emergere, senza ottenere la benché minima opportunità di esprimere realmente i propri valori. Mi rivolgo al 49% degli italiani, ricordandogli quanto erano utili gli immigrati stessi prima della crisi. Ora invece, si denigrano persone che oramai anche da decenni lavorano ed hanno partecipato ha portare avanti l’Italia fino ad oggi. Dovremmo prendere ad esempio maggiormente gli stati limitrofi che esprimono da tempo un reale senso di civiltà”. Hanno seguito le dichiarazioni del vicepresidente dell’Italia dei Diritti Roberto Soldà : “Considero determinati atteggiamenti dei cittadini come la concreta espressione di un precario momento di frustrazione italiano”. Conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro: “Bisogna comunque realizzare una risoluta campagna di integrazione a favore degli immigrati affinché possano continuare a fornire un necessario contributo alla causa del paese”.

Fonte: Fidest

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