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mercoledì 9 dicembre 2009

Verona: I romeni vicini alla loro patria. Due ore in fila per votare


SEGGI ALL'ESTERO. Per gli oltre ventimila residenti nel Veronese, l'opportunità di scegliere il nuovo presidente

Il seggio, allestito a Palazzo Toniolo, è stato aperto dalle 7 alle 21. Poca burocrazia «perché siamo civili e ci esprimiamo con accortezza e rispetto»

07/12/2009

I romeni in coda al seggio elettorale di via Dogana DIENNE FOTO Verona. I ventimila romeni residenti a Verona e provincia non dimenticano la patria. Ieri si è tenuto il secondo turno delle elezioni presidenziali in Romania: i romeni sono stati invitati a scegliere tra il capo di Stato uscente, Traian Basescu di centrodestra, e l'ex presidente del Senato e capo dell'opposizione socialdemocratica Mircea Geoana. E al voto erano chiamati anche i romeni residenti all'estero.
La presenza al voto è stata massiccia in tutti i 55 seggi italiani, tra cui quello di Verona, contrassegnato dal numero 126. Fin dalle 7, ora in cui ha aperto il seggio in un locale di Palazzo Toniolo, in via Dogana, e fino alle 21, è stato tutto in via vai di gente che tre alla volta entravano nella stanza adibita a seggio elettorale, dove ad attenderli c'erano sei cittadini romeni, cinque residenti nel veronese, pronti a offrire la scheda elettorale, la matita con cui contrassegnare la preferenza, e l'urna dove deporre la scheda. Fin qui come in tutte le elezioni di qualsiasi Paese europeo, ad eccezione del fatto che per i romeni all'estero il voto è meno burocratizzato al punto che bastava che un cittadino si presentasse con il passaporto o un documento di identità valido e un foglio dove si impegnava a esprimere il suo voto in quell'unico seggio. E infatti l'elenco dei votanti è detto speciale in quanto include anche i turisti di passaggio dalla città. Insomma nessuna complicazione anche perché, come ha fatto notare il presidente del seggio veronese Iacob Ioan, dipendente del ministero degli Affari esteri, impiegato governativo nell'ambasciata di Trieste, «il popolo romeno è civile, esprime la propria volontà con accortezza e rispetto».
E su quest'ultimo punto era evidente l'assenza di forze dell'ordine a vigilare sull'andamento della votazione. Del resto non serviva neppure: i romeni giunti da ogni parte della provincia veronese, ma anche vicentina, mantovana e da altre città, rimanevano diligentemente in fila, fino a occupare tutta l'ala destra del chiostro, e in silenzio quasi religioso entravano nella stanza per esprimere la propria volontà. A dispetto dei sondaggi che vedevano Geoana favorito , qui in molti speravano in una vittoria di Basescu, nonostante sia stato abbandonato da buona parte dei partiti della coalizione di destra. «Da noi sta accadendo più o meno quello che sta avvenendo qui dove Berlusconi è continuamente attaccato», spiegava una violoncellista residente da poco più di un anno in provincia, «Basescu è stato un ottimo capo di Stato, così come lo è il vostro premier. Dio lo benedica».
Tutto il mondo è paese dunque, e tra i votanti tanti condividevano le scelte della Lega e del governo cittadino. «Sono d'accordo con chi dice che chi si comporta male e vive di espediente se ne deve andare», affermavano. La maggior parte dei presenti fanno lavori dimenticati dai veronesi, come il falegname Nico che ha una ditta tutta sua all'Alpo di Villafranca. Lui è rimasto in fila per più di due ore: «Mi trovo bene in Italia e mi trovo bene a Lazise dove abito e sono soddisfatto del mio lavoro. La crisi? L'ho sentita per due mesi, ora il peggio è passato». Dalla vicina chiesa di San Pietro Incarnario dove si celebrava la messa domenicale in rito ortodosso, arrivavano fedeli in continuazione. Padre Gabriel Codrea, rettore, assicurava di non aver influenzato i suoi fedeli. Mircea Stanus Ghib, presbitero della chiesa evangelica, invece sapeva che i suoi fedeli devono attenersi al Vangelo di Giovanni che al versetto 21 invita a gettare le reti nella parte destra della barca. Chissà quale lato della barca hanno scelto la maggior parte dei romeni veronesi
Anna Zegarelli

Fonte: L'Arena.it

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