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sabato 26 giugno 2010

Badminton, i sei scudetti del rumeno

Repubblica — 17 giugno 2010 sezione: PALERMO

FUGGÌ dalla Romania a metà degli anni Ottanta, per sfuggire alle persecuzioni del regime di Ceausescu contro la comunità magiara, alla quale appartiene. Arrivò in Italia portando con sé l' amore per la musica: prima a Roma, dove si laureò a pieni voti all' accademia di Santa Cecilia, poi a Palermo. Oggi, Csaba Hamza è prima viola dell' orchestra del teatro Massimo. Ma la musica non gli basta: nel ' 95, ha fondato una società di badminton, la Mediterranea, di cui è presidente e tecnico. E dal 2005, in questa doppia veste, ha conquistato, di fila, ben sei titoli italiani di squadra, oltre a svariati titoli individuali, tra cui quello tricolore conquistato dalla moglie Erika Stich. Risultando così, da magiaro giramondoe palermitano d' adozione, lo sportivo più vincente della città. «Ho cominciato ad appassionarmi al badminton - racconta - dopo i mondiali di calcio di Italia ' 90. La delusione per la sconfitta degli azzurri mi ha smosso qualcosa, volevo fare uno sport e vincere. E così ho conosciuto Carlo Beninati, oggi vicepresidente nazionale della federazione di badminton, e con la sua polisportiva ho cominciato a muovere i primi passi in questo sport». Hamza non è uno che fa le cose tanto per farle.E così, cinque anni dopo fonda la Mediterranea e comincia a girare il mondo per affinare le sue conoscenze tecniche. «Ho fatto corsi di allenatore in tutto il mondo - racconta - Ma è stato in Asia che ho scoperto le radici di questo sport. Se la pianta non è sana, bisogna vedere cosa succede alle radici, no?». E così, tra corsi e promozione del settore giovanile, Hamza è andato avanti. E grazie al badminton ha incontrato anche l' amore, la giocatrice Erika Stich. L' impegno di Hamza, però, non DADOMANIALCINEMA si ferma qui: con poche risorse e tanto ingegno riesce a portare a Palermo campioni di livello internazionale. «Ci siamo inventati di tutto - racconta - Ad esempio, per prendere il danese Rafn Bo, ci siamo attivati per metterlo in contatto con l' Università di Palermo. Lui è un medico e, grazie soprattutto alle sue notevoli credenziali scientifiche, ha vinto un progetto di ricerca sul cancro. Finito il lavoro in laboratorio, correva ad allenare i nostri ragazzi». Per acquistare il campione danese Rasmuss Nielsen, cinque anni fa, Hamza gli ha proposto un progetto Erasmus all' Italtel di Carini, con tanto di borsa di studio. «Accettò di buon grado - racconta - E così venne a giocare da noi. E nella prossima stagione, tornerà alla Mediterranea». Con l' innesto degli stranieri, la crescita dei giovani e la palestra messa a disposizione dal comune di Belmonte Mezzagno, la Mediterranea comincia a imporsi a livello nazionale. Nel 2005, vince il primo titolo tricolore di squadra.E da allora, non ne ha più perso uno: sei scudetti di fila e titoli individuali a frotte. Solo nel 2010, ha vinto, oltre allo scudetto, il titolo nel singolo femminile con Federica Panini, il doppio maschile con Giovanni Greco e Pierluigi Musiari, il doppio femminile con la Panini e la moglie Stich e il doppio misto ancora con Traina e Panini. A completare il quadro, c' è la convocazione in Nazionale di Greco e Traina, che si allenano al centro federale di Milano per le prossime olimpiadi di Londra 2012. «Adesso - dice Hamza - stiamo rifinendo la preparazione per la Europe Cup, la Champions League del badminton, che si svolgerà dal 23 al 27 giugno in Olanda». L' ultimo dei traguardi che Hamza non ha ancora raggiunto. - DARIO PRESTIGIACOMO
Fonte: La Repubblica

1 commento:

Anonimo ha detto...

"per sfuggire alle persecuzioni del regime di Ceausescu contro la comunità magiara, alla quale appartiene."--questa non è vera...la comunità ungherese in Romania comunista aveva tutti i diritti nostri(sono romena) e qualcosa anche in più....
Congratulazioni e auguri per Hamza.....

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