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martedì 23 dicembre 2008

Famiglie: il 5% non ha i soldi per il cibo e il 15% non arriva a fine mese


Cresce il divario tra Nord e Sud

L'allarme sulle condizioni di vita degli italiani nei dati dell'Istat riferiti alla fine del 2007: il 50% dei nuclei guadagna meno di 1.924 euro e uno su tre (il 32,9%) ha dichiarato di non essere stato in grado di far fronte a una spesa imprevista di 700 euro.

Roma, 22 dic. - (Adnkronos/Ign) - Peggiorano le condizioni di vita degli italiani. Alla fine del 2007 è infatti salito dal 14,6 al 15,4% il numero delle famiglie che ha avuto difficoltà ad arrivare a fine mese e una su tre (il 32,9%) ha dichiarato di non essere stata in grado di far fronte a una spesa imprevista di 700 euro, una percentuale che al Sud arriva al 46,4%. Il 5,3% ha addirittura affermato di aver avuto, negli ultimi 12 mesi, momenti con insufficienti risorse per acquistare cibo, mentre l'11,1% per le spese mediche e il 16,9% per l'acquisto di abiti necessari. Resta poi alto il divario Nord-Sud e la distanza tra i ricchi e poveri nel Meridione è maggiore rispetto al resto del Paese. Sono questi i risultati allarmanti dell'indagine campionaria annuale 'Reddito e condizioni di vita' diffusa oggi dall'Istat .

Dai dati emerge che nel 2006 il 50% delle famiglie ha percepito meno di 2.000 euro al mese (circa 1.924) con un reddito mediano nazionale pari a 23.083 euro, mentre il reddito netto, esclusi i fitti figurativi, cioè la spesa risparmiata per l'affitto dai proprietari di casa, è stato in media di 28.552 euro, circa 2.379 euro al mese. Tuttavia, a causa della distribuzione asimmetrica dei redditi, la maggioranza delle famiglie, pari a 61,8%, ha conseguito un reddito inferiore a questo importo medio.

Le situazioni più critiche sono nelle famiglie con tre o più figli minori, per gli anziani soli, specie donne con pensioni molto basse, e le famiglie mono-genitori, per lo più composte da madri sole, separate o divorziate o vedove. Nel 2007 il 18,5% delle famiglie monoreddito dichiara infatti di arrivare con molta difficoltà alla fine del mese. Mentre l'11,1% delle coppie con figli e, tra queste, il 21% di quelle con 3 o più figli, dichiara di esseri trovata in arretrato con il pagamento delle bollette, contro il 5,3% delle famiglie senza figli. La situazione di maggiore vulnerabilità delle coppie con almeno 3 figli è poi confermata anche dagli indicatori considerati: il 25% dichiara di arrivare a fine mese con molta difficoltà, l'8,1% di avere avuto insufficienti risorse per le spese alimentari, e il 25,3% per le spese di vestiario. Difficoltà minori sono riportate da famiglie che possono contare su reddito autonomo come fonte principale

L'indagine rivela poi che al sud e nelle isole si registrano ''segnali di disagio particolarmente marcati rispetto al resto del paese'', con il 22% delle famiglie che arriva con grande difficoltà alla fine del mese e il 46,4% che dichiara di non poter far fronte ad una spesa imprevista di 700 euro. Inoltre il 19,4% ha avuto difficoltà a pagare le spese mediche e un non trascurabile 7,3% di non aver avuto i soldi per le spese alimentari, almeno in un'occasione nei 12 mesi precedenti l'intervista. "I risultati dell'indagine confermano l'esistenza di un profondo divario territoriale: il reddito mediano delle famiglie che vivono nel Sud e nelle Isole è circa tre quarti del reddito delle famiglie residenti al Nord. Inoltre, i redditi delle famiglie residenti nel Sud e nelle Isole sono maggiormente concentrati nelle fasce di reddito più basse", spiega l'istituto.

La regione con la situazione più critica è la Sicilia dove il 10,1% delle famiglie ha problemi di risorse per il cibo. Seguono Campania, Calabria e Puglia. Tra le regioni del Nord e del Centro sono, rispettivamente, il Piemonte e il Lazio ad evidenziare maggiori segni di disagio con, rispettivamente, il 15,3% e il 14,4% delle famiglie che, nel 2007, dichiarano di arrivare a fine mese con molta difficoltà. Mentre le regioni con la migliore situazione sono la Provincia autonoma di Bolzano e l'Emilia Romagna.

Fonte: Adnkronos Ign.

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