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domenica 28 dicembre 2008

Martedì 30 Dicembre su Rai Educational "Un mondo a colori - Romania"

PROSSIMA FERMATA: ROMANIA, 30 DICEMBRE 2008

Martedì 30 Dicembre all'1:10 su rai tre Rai Educational presenta: "Un mondo a colori - Prossima fermata: Romania", di Emilio Casalini e Valentina Petrini.
Valeria Coiante, alla conduzione del programma, accompagnerà i telespettatori in viaggio al contrario, un viaggio nella Romania che non si conosce, una Romania diversa da quella che ci viene raccontata dai mass-media.
Un viaggio che inizia con la storia di Gennaro Ciancio, napoletano di Scampia emigrato in Romania 12 anni fa con il sogno di aprire una pizzeria, oggi rappresentante a Bruxelles della camera di commercio di Cluj-Napoka. Un emigrante al contrario, uno degli italiani che emigrano in Romania in cerca di lavoro, come il figlio Edgardo, 32enne geometra diplomato a Rovigo, che oggi lavora come topografo sulle strade romene con uno stipendio più alto di quelli italiani.
Ma anche i lavoratori romeni cominciano a guadagnare bene, a cominciare dalle cameriere che lavorano nella pizzeria di Gennaro a 1200 euro al mese, per finire con i carpentieri che arrivano a guadagnare mille euro a settimana per costruire un tetto, come ci racconta Michael Rogojanu, costruttore di case alle porte di Bucarest.
Chi invece continua ad essere attratto dall'Italia sono i rom che vivono nelle campagne romene, la parte ancora povera ed arretrata del Paese. Qui non esistono accampamenti, né abusivi né autorizzati, perché le autorità locali proibiscono questo tipo di insediamenti. Eccoli allora partire per l'Italia, dove tutto, come dicono loro, è permesso.
Così come vengono in Italia i criminali che escono dalle prigioni romene, come ci spiega il direttore del carcere di massima sicurezza di Bucarest: - in due anni la popolazione carceraria romena è scesa da 52mila a 27mila detenuti, dato che molti sono espatriati, soprattutto in Italia -. E questo a causa della leggerezza delle pene italiane rispetto a quelle romene, che prevedono per esempio il carcere anche per il reato di guida senza patente.
In risposta l'Italia tenta di espellere i romeni ritenuti "socialmente pericolosi", ma all'aeroporto di Bucarest si incontrano continuamente persone appena espulse dal nostro Paese, consegnate nelle mani della polizia romena che non può far altro che rimetterli in libertà.
"Torniamo in Italia con il primo autobus - raccontano i romeni espulsi dall'Italia - è inutile quello che fate, buttate solo soldi."


Ringraziamo per la segnalazione Pietro Fatibene, Presidente dell'Associazione "Amici Romania Forum - A.R.F"

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