Giovedì 4 Dicembre 2008
Chirurghi in sala operatoria
La telemedicina è uno strumento sempre più utilizzato per la cooperazione decentrata tra due paesi distanti tra loro. In quest’ottica, l’Azienda Ulss 9 di Treviso ha sviluppato il progetto “Near to Needs”, telemediciNE via sAtellite to bRidge iTalian and rOmaniaN hEalthcare and EDucational Services.
L’acronimo è forzato, ma il senso è chiaro: è un progetto di assistenza medica rivolto al personale italiano residente nella zona di Timisoara e Bucarest e per il personale rumeno assunto nelle aziende italiane. I risultati della prima fase sono stati presentati qualche giorno fa in un convegno a Bucarest dove era presente anche Panorama.it. “Il progetto è nato due anni fa con la firma di un protocollo d’intesa tra la Regione Veneto e l’Ospedale Judeatano di Timisoara ed è cofinanziato, per un importo di 950 mila euro, dall’Esa, l’Agenzia spaziale europea, Azienda sanitaria Ulss 9, Banca Italo Romena, Camera di commercio di Treviso, Unindustria Treviso e Unimpresa Romania – spiega a Panorama.it Claudio Dario, direttore generale dell’Ulss 9 di Treviso - Avvalendosi della piattaforma satellitare, oltre a fornire assistenza sanitaria agli italiani presenti in Romania, ha reso possibile il monitoraggio di particolari forme patologiche infettive e l’avvio di programmi di formazione in videoconferenza tra il personale sanitario italiano e quello rumeno”.
I risultati, presentati da Antonella Beltrame, il medico stanziato a Timisoara, parlano di 18 teleconsulti neurochirurgici, 2 videoconsulti di equipe cardiologiche, 4 cicli di videoconferenze e-learning. Un successo di un modello “facilmente replicabile, che supera le distanze geografiche e permette una reperibilità immediata online per tutti i medici coinvolti”, sottolinea la Beltrame, cui fa eco Pierluigi Mancini, responsabile dei progetti di telemedicina dell’Agenzia spaziale europea: “Da quattro anni l’Esa porta avanti politiche di sviluppo delle piattaforme di telemedicina via satellite e questo progetto è una conferma evidente della positività della nostra strategia”.
Partendo da questa esperienza, la Ulss 9 di Treviso sta valutando l’ipotesi di una nuova sperimentazione che sviluppi l’utilizzo di una unità mobile per il controllo e la gestione della tubercolosi. Inoltre, si pensa di implementare il servizio nei paesi vicino a Timisoara, in un’area di oltre 50 chilometri quadrati, dove ancora non ci sono gli strumenti di radiologia d’emergenza. Un nuovo portale web farà poi da supporto alla formazione continua dei medici, gestirà un call center dove poter richiedere informazioni e catalogherà tutti i “fascicoli pazienti” in formato elettronico. “I risultati incoraggianti di Near to needs ci hanno convinto della necessità, in accordo con il ministero della Salute rumeno, di sostenere la sua estensione ad altre regioni della Romania, un paese dove sono presenti oltre 25 mila imprese italiane – dice a Panorama.it Mario Cospito, Ambasciatore d’Italia in Romania – La presenza di oltre un milione di rumeni in territorio italiano rende inoltre questo programma di cooperazione particolarmente significativo nei suoi aspetti di integrazione e collaborazione tra i due paesi “.
Fonte: Panorama.
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