Il difensore rumeno, giunto in riva allo Stretto nel mercato di gennaio del 2002 insieme a Grabbi, "bagnò" il suo esordio in giallorosso con un gol in pieno recupero che valse alla squadra di Arrigoni il pari sul campo del Vicenza. Furono, però, appena 285 i minuti disputati con il Messina per chi aveva vinto cinque titoli consecutivi con lo Steaua Bucarest e preso parte ad un Mondiale e ad un Europeo.
Un gol, al debutto con la nuova squadra, è il sogno di ogni calciatore. Quasi fosse l'atteso segno del destino che certifica la bontà della scelta effettuata e sancisce l'avvio di un'avventura ricca di soddisfazioni. Non sempre però è così. Chiedere a chi, pur essendo stato uno dei giocatori più titolati ad aver vestito la maglia del Messina (andando a segno nella gara d'esordio) in riva allo Stretto fece soltanto una fugace apparizione. Appena 285 i minuti disputati con indosso la casacca giallorossa: davvero troppo poco per entrare nei cuori dei sostenitori peloritani. Impossibile, però, dimenticarsi di Daniel Prodan, 54 presenze tra il 1992 ed il 1999 con la Romania. Solido fisicamente e dotato di buone qualità tecniche, ha praticamente bruciato le tappe, passando di fatto in sei mesi dalla Seconda Divisione alla convocazione in Nazionale, nella quale ha esordito il 2 giugno 1993 a Kosice, in Cecoslovacchia, in una sfida persa malamente per 5-2 che comunque non pregiudicò la qualificazione al Campionato del Mondo a "stelle e strisce". Nel mese di gennaio del 2002, l'allora ds dei peloritani, Nicola Salerno, ne ottenne il prestito dal National Bucarest. Un trasferimento che fece clamore, anche perché il centrale difensivo arrivò insieme all'attaccante Ciccio Grabbi, prelevato in prestito dal Blackburn Rovers. Un doppio colpo che sembrò poter garantire ai giallorossi il compimento di un notevole salto di qualità mirato al raggiungimento di una tranquilla salvezza in serie B, dato lo spessore dei giocatori in questione.
La carriera internazionale - Prodan, nato a Satu Mare il 23 marzo 1972, ha vinto cinque campionati consecutivi di Romania con la Steaua Bucarest (dal 1993 al 1997) e partecipato con la propria Nazionale ai Campionati del Mondo 1994 e agli Europei del 1996. Al Mondiale americano la squadra allenata da Iordanescu vide sfumare soltanto ai calci di rigore l'accesso alle semifinali. Dopo essersi classificati primi nel raggruppamento con Usa, Svizzera e Colombia, i rumeni piegarono negli ottavi l'Argentina (rimasta orfana dello squalificato Maradona) prima di arrendersi nei quarti al cospetto della Svezia di un super Ravelli. Per Prodan cinque presenze da titolare. Più deludente la performance agli Europei inglesi del '96, conclusi mestamente con l'eliminazione al primo turno dopo tre sconfitte rimediate su altrettanti incontri. Nel 1997 Prodan si trasferisce all'Atletico Madrid, collezionando 34 presenze e 4 gol in due campionati con i colchoneros. Quindi la negativa parentesi tra le file dei Glasgow Rangers. Un grave infortunio lo costrinse a rimanere ai box praticamente per due anni. Dopo essere tornato in patria per vestire le maglie di Steaua, Rocar e National, arrivò a Messina, come detto nel gennaio 2002.
La breve esperienza di Messina - Il 3 febbraio 2002, prima del fischio d'inizio del match contro l'Empoli, il pubblico del "Celeste" tributò un lungo applauso a Prodan e Grabbi, i due grandi colpi di mercato messi a segno dal presidente Emanuele Aliotta nella sessione invernale della campagna trasferimenti. Se Grabbi scese in campo già per gli ultimi minuti della partita con i toscani, l'esordio del difensore rumeno avverrà soltanto tre settimane dopo, a Vicenza. E' il 24 febbraio. La squadra allenata da Arrigoni, reduce da quattro risultati utili consecutivi, si trova sotto per 2-0 al "Menti" dopo appena 21'. I padroni di casa sembrano poter controllare agevolmente la gara, quando, al 70' il tecnico dei giallorossi opta per un doppio cambio: Prodan e Iannuzzi per Sasà Marra e Grabbi. Passano sessanta secondi e Godeas, sfruttando un pregevole colpo di tacco di Iannuzzi, sigla il 2-1, riaprendo il match. Minuto 92, ultimo assalto del Messina. Calcio d'angolo dalla sinistra, sulla sfera si avventa Prodan che al volo di sinistro trafigge Sterchele. E' il 2-2. Per il difensore rumeno non poteva davvero esserci debutto migliore. Il suo gol consente ai giallorossi di mantenere un confortante +7 di margine sulla zona retrocessione. Sette giorni dopo, però, la pesante sconfitta maturata in casa contro la Salernitana di Zeman costa la panchina ad Arrigoni, sostituito dal vice Apuzzo. Il 10 marzo, al "Franchi" di Siena, nell'incontro vinto dai bianconeri per 1-0, Prodan disputa la sua prima gara da titolare. L'immediato ritorno di Arrigoni alla guida dei giallorossi lo costringe nel finale di stagione a rivestire un ruolo marginale: 14' nel derby vinto contro la Reggina e due presenze da titolare (Cittadella e Bari) il suo magro bottino. Al termine del campionato, concluso dal Messina con la salvezza conquistata all'ultima giornata, Prodan fa il suo ritorno in patria, dove giocherà ancora per un anno prima dell'addio al calcio.
Attualmente Daniel Prodan è direttore delle Relazioni Internazionali della Federazione Calcio Rumena. Recentemente, il 20 ottobre scorso, ha partecipato ad una maratona contro la xenofobia, il razzismo e la discriminazione per le strade di Bucarest. L'evento, organizzato da European Roma Grassroots Organisation, l'italiana Sport per Tutti e da Open Society Institute's Roma Initiative Office, faceva parte di una più vasta corsa interculturale nel mondo, Vivicittà.
di Alessandro Calleri (3 Dicembre 2008)
Fonte: Messina Sportiva.
Un gol, al debutto con la nuova squadra, è il sogno di ogni calciatore. Quasi fosse l'atteso segno del destino che certifica la bontà della scelta effettuata e sancisce l'avvio di un'avventura ricca di soddisfazioni. Non sempre però è così. Chiedere a chi, pur essendo stato uno dei giocatori più titolati ad aver vestito la maglia del Messina (andando a segno nella gara d'esordio) in riva allo Stretto fece soltanto una fugace apparizione. Appena 285 i minuti disputati con indosso la casacca giallorossa: davvero troppo poco per entrare nei cuori dei sostenitori peloritani. Impossibile, però, dimenticarsi di Daniel Prodan, 54 presenze tra il 1992 ed il 1999 con la Romania. Solido fisicamente e dotato di buone qualità tecniche, ha praticamente bruciato le tappe, passando di fatto in sei mesi dalla Seconda Divisione alla convocazione in Nazionale, nella quale ha esordito il 2 giugno 1993 a Kosice, in Cecoslovacchia, in una sfida persa malamente per 5-2 che comunque non pregiudicò la qualificazione al Campionato del Mondo a "stelle e strisce". Nel mese di gennaio del 2002, l'allora ds dei peloritani, Nicola Salerno, ne ottenne il prestito dal National Bucarest. Un trasferimento che fece clamore, anche perché il centrale difensivo arrivò insieme all'attaccante Ciccio Grabbi, prelevato in prestito dal Blackburn Rovers. Un doppio colpo che sembrò poter garantire ai giallorossi il compimento di un notevole salto di qualità mirato al raggiungimento di una tranquilla salvezza in serie B, dato lo spessore dei giocatori in questione.
La carriera internazionale - Prodan, nato a Satu Mare il 23 marzo 1972, ha vinto cinque campionati consecutivi di Romania con la Steaua Bucarest (dal 1993 al 1997) e partecipato con la propria Nazionale ai Campionati del Mondo 1994 e agli Europei del 1996. Al Mondiale americano la squadra allenata da Iordanescu vide sfumare soltanto ai calci di rigore l'accesso alle semifinali. Dopo essersi classificati primi nel raggruppamento con Usa, Svizzera e Colombia, i rumeni piegarono negli ottavi l'Argentina (rimasta orfana dello squalificato Maradona) prima di arrendersi nei quarti al cospetto della Svezia di un super Ravelli. Per Prodan cinque presenze da titolare. Più deludente la performance agli Europei inglesi del '96, conclusi mestamente con l'eliminazione al primo turno dopo tre sconfitte rimediate su altrettanti incontri. Nel 1997 Prodan si trasferisce all'Atletico Madrid, collezionando 34 presenze e 4 gol in due campionati con i colchoneros. Quindi la negativa parentesi tra le file dei Glasgow Rangers. Un grave infortunio lo costrinse a rimanere ai box praticamente per due anni. Dopo essere tornato in patria per vestire le maglie di Steaua, Rocar e National, arrivò a Messina, come detto nel gennaio 2002.
La breve esperienza di Messina - Il 3 febbraio 2002, prima del fischio d'inizio del match contro l'Empoli, il pubblico del "Celeste" tributò un lungo applauso a Prodan e Grabbi, i due grandi colpi di mercato messi a segno dal presidente Emanuele Aliotta nella sessione invernale della campagna trasferimenti. Se Grabbi scese in campo già per gli ultimi minuti della partita con i toscani, l'esordio del difensore rumeno avverrà soltanto tre settimane dopo, a Vicenza. E' il 24 febbraio. La squadra allenata da Arrigoni, reduce da quattro risultati utili consecutivi, si trova sotto per 2-0 al "Menti" dopo appena 21'. I padroni di casa sembrano poter controllare agevolmente la gara, quando, al 70' il tecnico dei giallorossi opta per un doppio cambio: Prodan e Iannuzzi per Sasà Marra e Grabbi. Passano sessanta secondi e Godeas, sfruttando un pregevole colpo di tacco di Iannuzzi, sigla il 2-1, riaprendo il match. Minuto 92, ultimo assalto del Messina. Calcio d'angolo dalla sinistra, sulla sfera si avventa Prodan che al volo di sinistro trafigge Sterchele. E' il 2-2. Per il difensore rumeno non poteva davvero esserci debutto migliore. Il suo gol consente ai giallorossi di mantenere un confortante +7 di margine sulla zona retrocessione. Sette giorni dopo, però, la pesante sconfitta maturata in casa contro la Salernitana di Zeman costa la panchina ad Arrigoni, sostituito dal vice Apuzzo. Il 10 marzo, al "Franchi" di Siena, nell'incontro vinto dai bianconeri per 1-0, Prodan disputa la sua prima gara da titolare. L'immediato ritorno di Arrigoni alla guida dei giallorossi lo costringe nel finale di stagione a rivestire un ruolo marginale: 14' nel derby vinto contro la Reggina e due presenze da titolare (Cittadella e Bari) il suo magro bottino. Al termine del campionato, concluso dal Messina con la salvezza conquistata all'ultima giornata, Prodan fa il suo ritorno in patria, dove giocherà ancora per un anno prima dell'addio al calcio.
Attualmente Daniel Prodan è direttore delle Relazioni Internazionali della Federazione Calcio Rumena. Recentemente, il 20 ottobre scorso, ha partecipato ad una maratona contro la xenofobia, il razzismo e la discriminazione per le strade di Bucarest. L'evento, organizzato da European Roma Grassroots Organisation, l'italiana Sport per Tutti e da Open Society Institute's Roma Initiative Office, faceva parte di una più vasta corsa interculturale nel mondo, Vivicittà.
di Alessandro Calleri (3 Dicembre 2008)
Fonte: Messina Sportiva.
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