18/06/08
Immagine: Marisa Della Gatta
“Promuovere e stimolare la cooperazione internazionale”. Questo il principale obiettivo espresso dal Presidente della Provincia di Bari, Vincenzo Divella, in occasione dell’incontro sul progetto di gemellaggio con la Provincia rumena di Dambovita. Il convegno, organizzato dalla Provincia e dalla Confapi di Bari - Associazione delle Piccole e Medie Industrie – ha coinvolto le associazioni datoriali e sindacali per rivolgersi, soprattutto, al mondo imprenditoriale.L’invito alle imprese, dunque, è quello di investire nella collaborazione con la Romania per uscire dall’attuale situazione di stallo in cui si trova l’economia barese. Il Paese rumeno ha, infatti, la possibilità di ricevere 30 miliardi di Euro di Fondi Strutturali Europei da investire in vari settori: produzione, servizi, costruzioni, turismo, tecnologie informatiche, trasporti. Molti, inoltre, i suoi punti di forza: la posizione strategica, il largo mercato nazionale (circa 22 milioni di consumatori), i livelli di competenza elevati soprattutto nel campo della meccanica e delle meccatronica, la manodopera qualificata e a basso costo. Iolanda Mihalache, responsabile Fondi Strutturali per la Regione di Dambovita, si è detta favorevolmente disposta all’ “aiuto reciproco” e ha sottolineato quali settori risultano, al momento, più strategici dal punto di vista economico. È conveniente, in particolare, puntare su progetti finalizzati alla costruzione di canali e di infrastrutture anche sportive, al turismo, all’ambiente per promuovere le energie alternative e alla produzione tecnologica. A proposito di quest’ultimo punto è stata ricordata l’esistenza di un accordo tra la Regione rumena e l’Università di Bari. Si tratta, in sostanza, di un’intesa di interessi che risponde, da un lato, alla “grande voglia di sviluppo” dell’imprenditoria barese, dall’altro, al grande bisogno di esperienza e di assistenza tecnica da parte un paese appena nato nell’Unione Europea ma che ha grandi potenzialità e cresce ad un tasso del 6% annuo.Tutti gli elementi, quindi, concorrono all’idea di “un progetto interessante che si potrebbe anche esportare in altre regioni rumene e polacche”, come affermato da Vincenzo Caldarone, assessore delle Politiche Comunitarie. Dimenticando, certo, i pregiudizi e le rivalità calcistiche. (Marisa Della Gatta)
Fonte: PugliaLive
Immagine: Marisa Della Gatta
“Promuovere e stimolare la cooperazione internazionale”. Questo il principale obiettivo espresso dal Presidente della Provincia di Bari, Vincenzo Divella, in occasione dell’incontro sul progetto di gemellaggio con la Provincia rumena di Dambovita. Il convegno, organizzato dalla Provincia e dalla Confapi di Bari - Associazione delle Piccole e Medie Industrie – ha coinvolto le associazioni datoriali e sindacali per rivolgersi, soprattutto, al mondo imprenditoriale.L’invito alle imprese, dunque, è quello di investire nella collaborazione con la Romania per uscire dall’attuale situazione di stallo in cui si trova l’economia barese. Il Paese rumeno ha, infatti, la possibilità di ricevere 30 miliardi di Euro di Fondi Strutturali Europei da investire in vari settori: produzione, servizi, costruzioni, turismo, tecnologie informatiche, trasporti. Molti, inoltre, i suoi punti di forza: la posizione strategica, il largo mercato nazionale (circa 22 milioni di consumatori), i livelli di competenza elevati soprattutto nel campo della meccanica e delle meccatronica, la manodopera qualificata e a basso costo. Iolanda Mihalache, responsabile Fondi Strutturali per la Regione di Dambovita, si è detta favorevolmente disposta all’ “aiuto reciproco” e ha sottolineato quali settori risultano, al momento, più strategici dal punto di vista economico. È conveniente, in particolare, puntare su progetti finalizzati alla costruzione di canali e di infrastrutture anche sportive, al turismo, all’ambiente per promuovere le energie alternative e alla produzione tecnologica. A proposito di quest’ultimo punto è stata ricordata l’esistenza di un accordo tra la Regione rumena e l’Università di Bari. Si tratta, in sostanza, di un’intesa di interessi che risponde, da un lato, alla “grande voglia di sviluppo” dell’imprenditoria barese, dall’altro, al grande bisogno di esperienza e di assistenza tecnica da parte un paese appena nato nell’Unione Europea ma che ha grandi potenzialità e cresce ad un tasso del 6% annuo.Tutti gli elementi, quindi, concorrono all’idea di “un progetto interessante che si potrebbe anche esportare in altre regioni rumene e polacche”, come affermato da Vincenzo Caldarone, assessore delle Politiche Comunitarie. Dimenticando, certo, i pregiudizi e le rivalità calcistiche. (Marisa Della Gatta)
Fonte: PugliaLive
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