Immigrati/Nicastro (Unicredit): non criminalizzare comunità romena

IMMIGRATI/ NICASTRO(UNICREDIT): NON CRIMINALIZZARE COMUNITA' RUMENA
Rumeni sono maggior segmento clientela nostre agenzie Tu
(2008-06-13)

Venezia, 13 giu. (Apcom) - Attenzione a non criminalizzare un'intera comunità, quella rumena. Il richiamo è stato rivolto oggi ai media dal Deputy Ceo del gruppo Unicredit Roberto Nicastro e dal presidente della Casa della carità Don Virginio Colmegna, nella giornata conclusiva della terza edizione del Venice Forum, organizzato dall'istituto di credito e dedicato quest'anno al tema dei migranti. "I rumeni sono il maggior segmento di clientela delle nostre agenzie Tu dedicate ai nuovi cittadini immigrati: rappresentano il 25% del totale clienti. Sono affidabili e si può dire che sono tra i migliori clienti della banca. È importante dirlo in un momento in cui si alimenta un senso negativo di polemica verso la comunità rumena che può portare in direzioni pericolose. Bisogna contribuire a dare risposte positive e concrete per governare il tema dell'immigrazione", ha dichiarato Nicastro.
Secondo Nicastro ci si dimentica che quella rumena è la più numerosa tra le comunità presenti nel nostro Paese e che è quindi per un puro fatto statistico che tra gli episodi di criminalità che vedono protagonisti gli immigrati prevalgano numericamente quelli in cui sono coinvolti i rumeni. "C'è il rischio pericolosissimo di ingenerare sentimenti negativi nei confronti di un'intera comunità, mentre dovremmo fare esattamente l'opposto: l'approccio e l'integrazione dovrebbero essere la priorità" ha rilevato. Appello pienamente condiviso da Don Colmegna, che ha osservato: "Non c'è oggettività. Ci sono un milione e 800mila cittadini rumeni che lavorano regolarmente in ditte italiane, in Italia e all'estero. All'improvviso sono diventati tutti dei 'rom'".
L'iniziativa di Unicredit Agenzia Tu è nata 18 mesi fa e secondo i responsabili sta andando bene. Finora sono diventate operative dieci agenzie nelle principali città italiane (Milano, Roma, Torino, Verona, Treviso, Bologna, Brescia, Firenze e Genova) e a breve sarà aperta a Modena l'undicesima. Quello di Unicredit, ha spiegato Nicastro, "non è un approccio buonista, bensì teso a costruire una base di clientela e a fidelizzarla, orientandosi verso il medio-lungo periodo". La presenza diretta del gruppo in Romania consente anche a Unicredit di offrire l'opportunità ai propri clienti rumeni immigrati di aprire un conto corrente nel loro Paese d'origine, offrendo condizioni di favore per le rimesse ai familiari.
L'aspetto delle rimesse è un altro tema richiamato più volte nel corso del Venice Forum. Si tratta infatti, ormai di un fattore di contributo allo sviluppo sempre più importante e significativo per i Paesi di origine degli immigrati, ma come hanno rilevato sia Nicastro sia altri relatori si pone un problema di trasparenza dei flussi di denaro, che spesso viaggia attraverso canali 'informali' e in forma di contanti. Per questo il gruppo Unicredit, che si trova a dover fronteggiare realtà che vanno dalla Sicilia alla Romania all'Austria, ha da tempo avviato iniziative per sensibilizzare la "lotta al contante" e favorire la moneta elettronica. Dove prevale l'uso del contante, ha osservato in generale Nicastro, scattano infatti problematiche legate soprattutto al riciclaggio.
Fonte: Alice Notizie