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giovedì 5 giugno 2008

Marius, strappato all'amore della sua Dana


Il giovane operaio travolto dai massi sulla sua Opel Astra
Dovevano sposarsi - La comunità rumena: «Sorpresi dalla solidarietà della valle»

TORRE PELLICE - «Ora accompagno Marius in Romania, ma tornerò in Val Pellice. Tutta la nostra vita era qui». È quanto ha confidato agli amici Dana, la fidanzata di Marius Vasile Urzica, il 29enne rumeno travolto dalla frana dei Garin.
Era al volante della sua Opel Astra ed era uscito precipitosamente dalla segheria di Villar dove lavorava da un paio di mesi. «Aveva appena sentito al telefono Dana, aveva saputo che la casa si stava allagando. Forse correva da lei per sincerarsi che stesse bene».
Basta ascoltare le parole degli amici della comunità rumena della Val Pellice per capire quanto speciale fosse il rapporto tra Marius e la sua Dana. Si erano conosciuti a Dorohoi, a nord-est del Paese balcanico. Un fidanzamento che si era rafforzato nel viaggio in Occidente alla ricerca di un lavoro. Una storia d'amore che aveva resistito a quasi due anni di separazione, quando Dana aveva già trovato un impiego come badante a Torre Pellice mentre Marius si arrangiava a Torino nel settore edile.
«Ogni fine settimana veniva a Torre per visitare Dana - racconta l'amica Ana -. Ci siamo conosciuti una domenica. Passando per via Gioberti, ho sentito il profumo della tipica grigliata rumena, a base di pasta de mici. Siamo subito entrati in sintonia».
Facile, fare amicizia con Marius: «Si era trasferito in Val Pellice solo un anno e mezzo fa, eppure lo conoscevano in parecchi. È stato sorprendente vedere tanti italiani, in coda insieme ai rumeni, per rendergli omaggio e abbracciare Dana nella camera ardente».
Un destino tremendo, quello dei due fidanzati: «Avrebbero dovuto sposarsi quest'estate. Finalmente Marius aveva trovato un lavoro stabile, aveva preso la patente, si era perfino comprato l'auto dei suoi sogni. Non restavano che le nozze e un figlio…».
Una storia che ha commosso la valle. «Non ci aspettavamo tanta solidarietà. Dobbiamo dire tanti grazie. A chi ha lavorato per trovarlo sotto la frana, al maresciallo Sciortino e ai Carabinieri di Torre Pellice, a padre Petre Sorin e a tutti gli italiani che hanno voluto aiutarci».
Dopo una funzione nella chiesa ortodossa di Pinerolo, nel pomeriggio di lunedì Valerio Catalin - della onoranze funebri Bertot - ha cominciato con Dana il lungo viaggio in auto per riportare Marius a Dorohoi. Qualcuno ha sbrigato le pratiche burocratiche nonostante il giorno festivo. E l'impresa ha organizzato il trasporto in Romania senza aver ricevuto alcun anticipo. Piccoli grandi segni di solidarietà.
Fonte: Eco del Chiasone

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