GALEATA - Dopo un freddo e lungo inverno, la tradizione popolare accoglie la primavera con riti e feste. Nelle campagne forlivesi e faentine si fa "lòm a marz", accendendo falò nei campi attorno ai quali ci si ritrova in compagnia.
La cultura rumena, invece, accoglie la bella stagione con il "Martisor", una delle più antiche usanze con cui, il primo giorno di marzo, la gente si augura la salute e la felicità scambiandosi un piccolo ciondolo beneaugurale legato da fili di lana rossi e bianchi.
Due paesi lontani, dunque, condividono un'abitudine molto simile, quella di ritrovarsi per festeggiare la primavera, con canti, balli e piccoli doni. In un giorno di festa fatto per incontrarsi, conoscersi e fare nuove amicizie.
Proprio questo è lo spirito con cui la Comunità Montana dell'Appennino Forlivese - Zona Due Valli (Comuni di Galeata, Santa Sofia e Premilcuore) ha organizzato la giornata del "Martisor", in collaborazione con le famiglie rumene residenti, il Centro Stranieri "Fare del Bene" e il Centro per le Famiglie di Galeata e Santa Sofia.
La festa si tiene domenica 8 marzo, alle ore 17, nel Teatro Comunale di Galeata: dopo i saluti delle autorità locali seguiranno danze popolari rumene e un concerto di musiche rumene e romagnole interpretate da Tedi e Vlad Iftode.
La giornata si concluderà con la presentazione della cucina rumena e la benedizione del cibo da parte del Padre Florin Hanis, della chiesa Ortodossa Rumena di Forlì e di don Massimo Bonetti, parroco di Galeata.
Fonte: Romagna Oggi
venerdì 6 marzo 2009
Galeata: la tradizione romagnola incontra quella rumena
Pubblicato da Catalina Sava alle 21:12
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1 commento:
buna ma bucur foarte mult ca facetiaceste frumoase lucruri pt noi ce departe de casa.....foarte frumos
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