La comunità romena si incontra e si racconta attraverso storie quotidiane, punti di vista, fatti di cronaca, appuntamenti e novità, per non dimenticare le radici e per vivere meglio la distanza dal paese natale.
Informazioni utili per i romeni che vivono in Italia, per conoscere le opportunità che la realtà circostante offre e divenire cittadini attivi.

Comunitatea Românească în Italia

Locul unde comunitatea românească se regăsește zilnic în știri, noutăți, mărturii, informații și sfaturi, pentru a nu uita rădăcinile și a trăi mai bine departe de țara natală. Informații utile pentru românii care trăiesc în Italia, despre oportunitățile pe care le oferă realitatea din jur și pentru a deveni cetățeni activi.

Bun găsit pe site! Benvenuto!

Comentează articolele publicate! Commenta gli articoli pubblicati!

giovedì 5 marzo 2009

Roma: D'Elia, Informazione diffonde xenofobia su rumeni

ROMA: D'ELIA, INFORMAZIONE DIFFONDE XENOFOBIA SU RUMENI CAFFARELLA

Roma, 4 mar. (Adnkronos) - Accusati di violenza sessuale nel parco della Caffarella a Roma e poi scagionati dal test del dna. Sui due rumeni ''l'informazione diffonde messaggi di xenofobia'' e ''eccita l'opinione pubblica''. Il risultati e' che ''gli organi preposti ad affrontare questi fernomeni sono condizionati''. Sergio D'Elia presidente di Nessuno tocchi Caino punta l'indice contro i mass media che 'condannano' lo straniero e spingono anche il governo e il Parlamento a fare ''leggi manifesto'' che non risolvono i problemi. I due rumeni accusati, chiede, ''dopo che hanno messo loro il marchio di infamia, chi li risarcira'?''.
''Quando si semina vento -dice l'ex parlamentare radicale all'ADNKRONOS- si raccoglie tempesta, arrivano le leggi manifesto che rispondono all'opinione pubblica eccitata, si entra in una spirale che porta al degrado dello stato di diritto nel nostro paese''. ''Vedo in questo fenomeno un ruolo decisivo dell'informazione: se questa diffonde messaggi di xenofobia, anche gli organi preposti ad affrontare fenomeni di questo tipo sono condizionati. E quando si crea l'emergenza -sottolinea ancora D'Elia- si avviano processi securitari che portano a fare operazioni sbagliate dal punto di vista giudiziario o di polizia''.
Spesso si tratta di ''trovare un colpevole purche' sia''. ''Se la questione stupri fosse stata trattata tenendo conto della realta', secondo la quale oltre il 90% delle violenze nei confronti delle donne accadono in ambito familiare o di conoscenti... E invece il messaggio e': c'e' l'emergenza stupri e il colpevole e' il rumeno. Tanto che oggi -rimarca D'Elia- ci sono titoli come 'preso il rumeno sbagliato': resta l'impostazione razzistica''.

Fonte: Libero News

Leggi anche:

I romeni: «Non discriminateci»
EVERYONE: TEORIE GENETICHE DELLE AUTORITÀ RICORDANO MANIFESTO RAZZISTA DEL ‘38
Ancora Bucarest
Dagli al Romeno
Assassini, assassini urlava la folla inferocita...
Difensore del romeno: stupro alla Caffarella, indagini fallite. Ma Procura e Questura difendono l'inchiesta
La banlieue bianca infiamma Torino
Pedofilia, i cittadini vogliono le ronde

Citeste si:

Actor italian, atacat cu cutitul dupa ce s-a dat drept roman

Nessun commento:

Posta un commento