Si avvia a soluzione il problema dell’affidamento di una chiesa alla comunità romena di Canicattì. Infatti, a Padre Julian Pavel, il sacerdote ortodosso punto di riferimento per i circa 6mila romeni che vivono in città è stata promessa da parte della curia arcivescovile di Agrigento, la chiesa di San Nicola da anni in disuso recentemente restaurata e che si trova in piazza San Domenico. In questo modo la comunità avrà un luogo dove potere celebrare le proprie funzioni religiose, lasciando di fatto la piccola chiesetta della stazione centrale piena di pericoli ed insidie oltre ad avere una capienza di una trentina di posti al coperto.
Intanto il presidente della commissione ordine pubblico, il consigliere comunale Carmelo Vaccaro, ha chiesto al prefetto Postiglione l’assegnazione di un immobile confiscato alla mafia che possa essere trasformato in centro di aggregazione per la comunità ortodossa che vive a Canicattì e non. Sono migliaia, infatti, i romeni che vivono non solo a Canicattì ma anche in parecchi paesi dell’hinterland. Persone che vivono lavorando in agricoltura o come badanti.
“Non necessariamente – ha detto Vaccaro – l’immobile deve trovarsi a Canicattì ma anche in qualche comune dell’hinterland. L’importante è che la comunità ortodossa possa avere un luogo di incontro dove potere svolgere il catechismo per i più piccoli, una sorta di oratorio dove svolgere diverse attività. Non bisogna dimenticare – conclude il consigliere comunale – che la nostra città fa parte del consorzio per la legalità di cui fanno parte anche parecchi comuni dell’hinterland e credo che non ci debbano essere problemi affinchè possa essere individuato un immobile confiscato da assegnare alla comunità romena”.
La comunità romena ha a disposizione ad oggi uno spazio di 13 metri quadrati, all’interno della chiesa della stazione che padre Iulian ha ristrutturato e allestito con l’aiuto di alcuni fedeli in tempo record ha organizzato due gruppi, uno spirituale e un altro nel quale aiuta gli immigrati nell’apprendimento della lingua italiana e di quella inglese, grazie alla sua conoscenza di ben cinque lingue. Padre Iulian è diventato un punto di riferimento per tutti coloro si trovano in difficoltà, aiutandoli a trovare un lavoro, una casa o ad iscrivere i bambini a scuola. Ma spesso è stato di fronte a drammi peggiori come dei casi di schiavitù, ragazze vendute, prostituzione e sfruttamento. di Carmelo Vella
13 Marzo 2009
Fonte: Agrigento Notizie.
sabato 14 marzo 2009
La chiesa di San Nicola alla comunità romena
Pubblicato da Catalina Sava alle 15:39
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