ESSERE EUROPEI NON È UNA SCELTA
Per alcuni cittadini Europei l’unione ha portato qualche beneficio cui sono convinti di poter rinunciare, per altri l’essere Europei è una scelta non disponibile.
Alla vigilia di un’importante discussione sulle sorti della Moneta Unica e dell’Unione Europea, nell’agenda del Consiglio Europeo di oggi 16 dicembre 2010, vorremmo portare l’attenzione su un aspetto collaterale alle scelte economiche ma che potrebbe avere serissimi effetti sulla vita di molti concittadini Europei.
L’unione europea è un ideale cui molti concittadini hanno creduto, adeguandovi il proprio progetto di vita personale: sono stati moltissimi gli emigranti interni, che hanno lasciato la casa natale per recarsi in un altro stato, alla ricerca di un lavoro e di una vita migliore.
Per molti è stata una scelta provvisoria, per molti altri è stata una scelta radicale.
I dubbi che si paventano sulla tenuta della moneta unica e sulle sorti dell’Unione stessa, sono un motivo di preoccupazione per queste persone: un cambio di politica sulla libera circolazione all’interno dell’Europa sarebbe devastante.
Il riferimento è alle molte le famiglie miste che si sono formate e ai loro figli. Per queste persone l’essere Europei non è una questione di scelta, è l’unico modo di vivere.
Qualsiasi impedimento alla circolazione sarebbe per loro un impedimento a coltivare i legami famigliari con i congiunti oltre confine, sarebbe uno sradicamento culturale da una delle loro metà, sarebbe una violenza e la rottura di una promessa fatta dalle nostre classi dirigenti, al momento della fondazione dell’Unione Europea.
Il Consiglio Direttivo
Circolo Europei per l'Italia
www.europeiperlitalia.it
Tel: 347 41 66 068
lunedì 27 dicembre 2010
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