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venerdì 10 dicembre 2010

La favola come luogo culturale per la conoscenza tra i popoli

L’INTEGRAZIONE CULTURALE ATTRAVERSO LE FAVOLE. INCONTRO CON I BAMBINI DELLE PRIMARIE DI SPOLETO
Iniziativa promossa dal Cesvol Perugia
Spoleto - 10/12/2010

Il mondo delle favole è il primo gradino per la multiculturalità: il luogo ideale per l'integrazione tra i popoli è in "un sacchetto con due soldini". In realtà questo è il titolo della fiaba romena che oggi è stata letta ai bambini della scuola primaria di Spoleto in un incontro presso la Biblioteca Comunale, promosso dal Cesvol, dall'Associazione Mihai Eminescu, e dal Comune di Spoleto. Ai giovani alunni è stato presentato il volume "Il Mondo incantato - Favole romene" che fa parte dei Quaderni del Volontariato pubblicati dal Cesvol Perugia. Il libro, curato da Ioana Aurela Vescan, raccoglie quattro favole della tradizione romena del tardo Ottocento, sia in lingua originale che nella relativa traduzione in italiano: la figlia del re e il pescatore, l'orso ingannato dalla volpe, il sacchetto con due soldini e la storia della fanciulla dal cuore buono. Durante l'incontro l'animatrice ha coinvolto i bambini nella lettura, richiamando l'attenzione sul significato di alcune parole e su interessanti assonanze onomatopeiche tra i racconti in lingua madre e quelli tradotti in italiano.

L'intento dell'iniziativa è quello di promuovere la cultura dell'integrazione partendo da un momento educativo e di apprendimento, in cui la conoscenza tra i popoli diventa l'elemento fondante per la costruzione di una società multiculturale. La favola rappresenta da questo punto di vista un ottimo "luogo" culturale, in grado di appassionare e coinvolgere i bambini come ha dimostrato l'evento presso la biblioteca comunale. Tanto che il Cesvol pensa di attivare la medesima esperienza anche presso le sedi di Foligno e Norcia.

All'incontro hanno preso parte rappresentanti del Cesvol e dell'amministrazione comunale, ed era presente anche un rappresentante della Diocesi ortodossa Chersonese d'Europa, Nicolae Dragutan.

Fonte: TUTTOGGI

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