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lunedì 27 dicembre 2010

Frascati/morte bianca: la ricostruzione della Cgil

Infortunio sul lavoro

Nota di Carletti e Lombardo

«Una Vigilia di Natale tragica e drammatica, urge l'intervento della Regione Lazio»

(Roma - Attualità) - «È tragica e drammatica questa Vigilia di Natale, funestata da un altro giovane morto stamattina in un cantiere a Frascati in Via di Grotte Portella. Favu Dumitru Mihai, di nazionalità rumena, aveva solo 35 anni e in questa giornata tempestosa era stato chiamato al lavoro per guadagnare qualche euro per Natale. Mihai lavorava in una ditta specializzata in manutenzione dei capannoni – ricostruisce in una nota la Cgil – che afferma di averlo avuto in regola fino ad ottobre. Poi il ragazzo si sarebbe licenziato ed era tornato proprio in questi giorni a lavorare con loro. Stamattina sarebbe stato chiamato presso una società di servizi di trasporto per lavorare, anche se non era ancora in regola. Da una prima ricostruzione, la ditta gli avrebbe dato una mansione piuttosto pericolosa: riparare il tetto del capannone che aveva una falla. Sembra che il ragazzo si fosse arrampicato sul tetto senza alcuna protezione e quando il tetto, già compromesso, ha ceduto, ha fatto un volo nel vuoto di 9 metri. A niente sono serviti i soccorsi. Favu Dumitru Mihai è l'ultimo, in ordine di tempo, di una strage sui cantieri che quest'anno ha caratterizzato negativamente la nostra Regione e la Provincia di Roma. Numeri che fanno paura: 12 morti nel Lazio nel 2010 e di questi ben 5 nella sola Provincia di Roma, concentrati nei mesi tra settembre e dicembre».

«È davvero una strage indegna quella che, offuscata dalle luminarie natalizie, si sta consumando a Roma e provincia. Morire cadendo da un capannone, la Vigilia di Natale, per un pezzo di pane, nell'indifferenza generale. È questo il segno di una società che si sta imbarbarendo - ha detto Gianni Lombardo, segretario della Fillea Cgil Pomezia-Castelli indignato ed amareggiato – forse abituata oramai al "morto" sul posto di lavoro, magari anche "straniero" come in questo caso. Tutto ciò come se fosse inevitabile che accada! Non possiamo più accettarlo! Continueremo ogni giorno a combattere nei cantieri per ottenere quello che, in ogni Paese civile, è normale. Il nostro è un appello alle istituzioni, affinché si smetta di indebolire i controlli nei cantieri, sostituendoli con convegni e con gli spot in tv!».

«Questo ragazzo è stato preso così, come una bestia da soma, senza formazione né preparazione, in nero, mandato su un tetto senza protezione, con un tempo da lupi! Sembra di essere tornati indietro di 60 anni in questo Paese! – ha rincarato la dose Marco Carletti, della Segreteria Regionale Fillea Cgil – Nonostante queste morti, ancora non abbiamo avuto risposta ai quesiti che da mesi poniamo alle istituzioni e alle associazioni datoriali per l'istituzione di un tavolo regionale per porre un serio argine a questo massacro. Adesso è venuto il momento che la Regione convochi questa assise e metta in agenda innanzi tutto l'implementazione della formazione degli ispettori del lavoro. Davanti a questi numeri non si può restare in silenzio, ora la responsabilità passa tutta alla politica!». Lombardo ha terminato con un pensiero per il ragazzo romeno: «Ciao caro ragazzo che pensavi di realizzare un sogno lavorando onestamente in questo Paese, ma purtroppo questo Paese neanche a Natale si è riscattato».
Pubblicato il: 24.12.2010

Fonte: Castellinews

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