gio, 22 ott 2009
Barça e Liverpool non basta la parola. Rubin Kazan e Unirea, il calcio va a Est.
Gerarchie ribaltate, l'Europa si ribella.
Rubin cosa? Il Barcellona del promesso Pallone d’oro Lionel Messi, di Ibrahimovic e di altra bella gente, non se n’è troppo preoccupato. Eppure avrebbe dovuto, perché anche l’Inter contro questa formazione tartara aveva rimediato un faticoso 1-1. Il Rubin Kazan, squadra del Tatarstan, 800 chilometri a Est di Mosca, martedì sera ha vinto 2-1 al Camp Nou contro i detentori della Champions League. In contemporanea, i rumeni dell’Unirea in trasferta a Glasgow strapazzavano 4-1 il Rangers, che non è una squadra di fenomeni ma ha sovente frequentato i salotti buoni del calcio. La geografia europea del calcio si è spostata verso Est. Dalla caduta del Muro, la Russia non era mai riuscita a superare la fase a gironi di una competizione internazionale. Ce l’ha fatta l’anno scorso, sbarcando in semifinale agli Europei. Un mese prima lo Zenit di San Pietroburgo aveva vinto la Coppa Uefa, impresa realizzata quattro anni prima dal Cska di Mosca. Ma se lo Zenit ha alle spalle la sponsorizzazione della Gazprom, il Rubin Kazan è una squadra artigianale, una multinazionale di giocatori sconosciuti provenienti da mezzo mondo, dall’Argentina alla Spagna, dalla Turchia all’Ecuador. L’allenatore è Kurban Berdyev, nato in Turkmenistan, musulmano devotissimo. Neppure l’Unirea vanta finanziatori ricchi o calciatori famosi, e fino al 2002 vivacchiava nella serie C rumena. Poi, un piccolo investimento alla volta, ha superato lo Steaua Bucarest e adesso fa la sua figura nell’Europa che conta. Michel Platini si stupisce anche degli ungheresi del Debrecen: «Hanno perso, però non mi aspettavo che riuscissero a segnare tre gol alla Fiorentina. Sono contento di questi risultati a sorpresa: i giocatori non sono robot, e così si rimescolano un po’ le carte». A Madrid per incontrare Florentino Perez e vedere Real-Milan, il presidente dell’Uefa non esclude che in Champions possano giocare le vincitrici delle coppe di lega: «Sono criteri stabiliti dalle federazioni nazionali. La decisione spetta a loro». Se le squadre dell’ex impero sovietico sono in rialzo (compresa la Dinamo Kiev), le grandi potenze appaiono in difficoltà, quando non in crisi. Il Barcellona, appunto. E il Liverpool, per fare un altro esempio. Dopo 6 sconfitte in 13 partite ufficiali (l’ultima con il Lione), la panchina di Rafa Benitez non è più così solida. Secondo la stampa inglese, il tecnico spagnolo potrebbe finire all’Inter in cambio di Josè Mourinho, che in Inghilterra vanta ancora parecchi estimatori. Benitez, tra l’altro, era già nel mirino di Moratti alla fine dell’era Mancini, però alla fine il presidente nerazzurro gli preferì lo Special One. Lo scambio dovrebbe avvenire a fine stagione, sempre che Liverpool e Inter riescano a superare la prima fase della Champions League. Altrimenti, secondo i bookmaker d’Oltremanica, l’operazione potrebbe avvenire in gennaio.
Fonte: Yahoo Sport.
Citeste si:
Rangers - Urziceni 1-4/ O echipa dupa chipul si asemanarea lui Dan Petrescu
sabato 24 ottobre 2009
Champions ribaltata: La nuova Europa pende a Est
Pubblicato da
Catalina Sava
alle
11:29
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