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sabato 24 ottobre 2009

"Io, tormentata dalle multe". Ne ha prese 84 in 4 mesi

Un'infermiera rumena, residente a Gattolino di Cesena, è stata tradita dal vigile elettronico Sirio a Ravenna, dove si reca per lavoro. Deve pagare settemila euro di contravvenzioni. Cosa ne pensate?

Cesena, 23 ottobre 2009 - A Bologna ne sanno qualcosa fin dal 1994, a Como dal 1998 o a Roma dal 1999. A Ravenna, il controllo Sirio per intercettare le targhe dei veicoli che si intrufolano senza autorizzazione nella zona a traffico limitato è entrato in vigore il 16 luglio del 2007. Verissimo che la legge non ammette l’ignoranza. Ma forse è un tantino esagerato pretendere che per una malcapitata rumena, in Italia dal 2003, la criptica scritta «varco attivo» potesse suonare come un campanello d’allarme. Specie chi c’è cascato ormai sa perfettamente cosa significa: il “vigile elettronico” è in funzione.

La malcapitata rumena, 40 anni, infermiera, assolutamente ignara, in un «varco» Sirio all’imbocco di via Di Roma a Ravenna c’è transitata 84 volte. E adesso si trova con poco meno di 7mila euro di multe da pagare. Cioè l’importo che salta fuori con gli 82 euro a botta.

La prima infrazione la donna l’ha commessa il 10 aprile del 2008, cioè esattamente il giorno in cui la direzione di una casa di cura l’ha convocata per un colloquio di lavoro. La seconda il 12 aprile, il giorno nel quale ha preso
servizio. Per districarsi nel dedalo dei sensi unici, via Di Roma era l’unica strada che l’infermiera rumena nel tragitto di ritorno, per avviarsi verso Gattolino di Cesena, dove abita. E alla fine di ogni turno di lavoro per più di quattro mesi, puntualmente, di lì è passata. Finché un brutto giorno, a fine agosto, le arrivata la prima manciata di verbali. In capo a un paio di settimane se ne è trovati per le mani appunto 84.

La legge prevede che una notifica — pena la nullità — venga effettuata entro 150 giorni. Il termine qui è stato rispettato ma la tardività resta. Fosse stata avvertita (tanto più che l’accertatore risulta essere sempre lo stesso) nell’arco di un paio di settimane, la donna avrebbe avuto modo di ravvedersi. Invece anche dopo due ricorsi ai giudici di pace si è trovata con un pugno di mosche in mano. Le tocca pagare. L’unica facilitazione è che potrà farlo a rate: all’incirca 200 euro al mese a partire da novembre. Le ci vorranno all’incirca tre anni tondi tondi per estinguere il debito. Sempre che Sirio d’ora in poi non ci si metta più di mezzo.
di UGO RAVAIOLI

Fonte: Il Resto del Carlino.

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