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lunedì 12 ottobre 2009

Proteste per la Chiesa Ortodossa Romena a San Gordiano

Prima era solo un sospetto, ora è diventata una realtà preoccupante per molti abitanti di San Gordiano. Stiamo parlando della recinzione di un’area che si trova nei pressi del fosso di Scarpatosta, su cui si affaccia via Prati, vicino ai binari della ferrovia. Un terreno destinato in parte a verde pubblico ed in parte a viabilità, ma che da alcuni giorni è stato recintato e spianato, perché lì sorgerà una chiesa ortodossa.
La storia ha inizio il 10 aprile del 2008, quando il vescovo della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia invia al Comune di Civitavecchia una richiesta per la concessione di un’area per creare un luogo di culto, costituito da un piccolo complesso parrocchiale e relativi servizi socio-religiosi. Per rispettare la Costituzione quando parla di libertà di culto e considerando la presenza a Civitavecchia di una comunità romena composta da oltre 5.000 persone, la giunta comunale propone una porzione di un terreno che si trova a San Gordiano, circa 3.400 metri quadri. La zona piace alla Diocesi Ortodossa Romena, che si impegna a redigere il progetto ed a realizzarlo a proprie spese, osservando scrupolosamente le prescrizioni fornite da Palazzo del Pincio. L’affare, quindi, si fa, ma c’è un particolare che oggi ha spinto alcuni abitanti della zona ad insorgere. Non c’entrano la chiesa, la religione ortodossa o i romeni, il problema è l’area, destinata in parte a parco pubblico ed in parte a viabilità. Non c’è scritto su nessuno documento che lì debba sorgere una costruzione. Da qui la protesta di diversi cittadini, che sollevano anche un dubbio. La giunta comunale, infatti, si è impegnata ad incaricare il Servizio 10 – Urbanistica ed Edilizia per realizzare le necessarie verifiche per individuare ed attivare le procedure per modificare lo strumento urbanistico, in pratica per trasformare in edificabile la parte di terreno da consegnare alla Diocesi Ortodossa Romena. I residenti che oggi protestano si chiedono se questi cambiamenti sono stati realmente eseguiti ed eventualmente perché la giunta comunale ha dato il via libera a costruire in un’area dove invece dovrebbero trovare spazio giardinetti e nuove strade.
Fonte: TRC Giornale

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