La comunità romena si incontra e si racconta attraverso storie quotidiane, punti di vista, fatti di cronaca, appuntamenti e novità, per non dimenticare le radici e per vivere meglio la distanza dal paese natale.
Informazioni utili per i romeni che vivono in Italia, per conoscere le opportunità che la realtà circostante offre e divenire cittadini attivi.

Comunitatea Românească în Italia

Locul unde comunitatea românească se regăsește zilnic în știri, noutăți, mărturii, informații și sfaturi, pentru a nu uita rădăcinile și a trăi mai bine departe de țara natală. Informații utile pentru românii care trăiesc în Italia, despre oportunitățile pe care le oferă realitatea din jur și pentru a deveni cetățeni activi.

Bun găsit pe site! Benvenuto!

Comentează articolele publicate! Commenta gli articoli pubblicati!

lunedì 19 ottobre 2009

Il concerto di Mihaileanu racconta il passato negato


18 Ottobre 2009
Festival di Roma – Fuori Concorso/FR-IT-RO

Fare i conti con il passato. Il proprio. Radu Mihaileanu, rumeno (fuggito in Francia nel 1980 sotto Ceaucescu), ebreo, a questo privilegio cinematografico non ci rinuncia e dopo Train de vie - Un treno per vivere e Vai e vivrai con Il concerto [trailer, film focus]racconta, tra l’altro, anche la ferocia della dittatura comunista che può rubarti tutto, da un momento all'altro. Il lavoro, i figli, la vita insomma. Ecco la genesi del grande personaggio di Andreï Filipov, il protagonista del film interpretato da Alekseï Guskov, che, ai tempi dell'Urss, è il grande direttore d'orchestra del Bolshoi ma viene licenziato al culmine della carriera perché non vuole separarsi dai suoi musicisti ebrei. Il regime lo finisce, quale contrappasso, come uomo delle pulizie. Del Bolshoi naturalmente.
(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)Ma una sera (ai giorni nostri), mentre lustra l'ufficio del direttore, arriva un fax d'un importante teatro parigino che invita l'orchestra a suonare. Andrei ha un'idea folle: riunire i vecchi amici, spacciarsi per l'orchestra del Bolshoi e suonare un liberatorio Tchaikowski... Il concerto racconta il passato negato e la rivalsa dei protagonisti usando lo stesso registro con cui Mihaileanu s’è già fatto beffa dei nazisti in Train de vie - Un treno per vivere, l’ironia e il grottesco. Materiale di solito incandescente e che si fatica a tenere per due ore tonde di film. Il regista, che ha scritto la sceneggiatura con la collaborazione di Alain Michel Blanc e Matthew Robbins da un soggetto di Hector Cabello Reyes e Thierry Degrandi, su quest’aspetto sembra non perdere colpi (grazie anche a due o tre battute memorabili sul regime comunista) mentre non convince del tutto l'alchimia dicotomica tra il grottesco spinto (metaforico e surreale) e il drammatico appena accennato (melanconico e dolente). Il concerto, prodotto da Les Productions du Trésor, EuropaCorp, OÏ OÏ OÏ Productions, Castel Film, Panache Productions , RTBF - Radio Télévision Belge de la Communauté Française, BIM Distribuzione con la partecipazione di France 3 Cinéma, Canal +, CineCinema e il sostegno di Eurimages, è già stato venduto in tutto il mondo (eccetto l’Ucraina e, guarda caso, proprio la Federazione Russa) mentre la prima uscita, dopo la presentazione fuori concorso al Festival di Roma, sarà il 4 novembre in Francia.
Pedro Armocida

Fonte: Cineuropa

1 commento:

mucchi ha detto...

Un bellissimo film di denuncia contro le persecuzioni ebree, ma non solo, nel film primeggia anche l'importanza della musica e la rivincita.
Ho trovato il sito http://www.ilconcerto-ilfilm.it/ molto originale!

Posta un commento