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martedì 9 giugno 2009

Migrazioni, non solo kebab e criminalità


Comunicato stampa

Doppia iniziativa a Sociologia. Si parte giovedì 11 giugno alle 18 con mostra fotografica e libro sulla Romania
Migrazioni, non solo kebab e criminalità
Il nuovo centro SMMS dell’Università di Trento guarda anche ai paesi di origine

Trento, 9 giugno 2009 – (e.b.) Classi multietniche, lavoratori in attesa di permesso, locali di kebab, reati commessi dagli stranieri e politica di respingimento. Immagini che in Italia, spesso, vengono associate alla parole “immigrazione”. Quasi sempre, infatti, quando si parla di flussi migratori si tende a fissare l’attenzione sui mutamenti e sulle problematiche che, sull’onda di essi, si verificano nei paesi scelti come meta. Accade solo di rado che si parli di quanto le migrazioni cambino anche la società di provenienza delle persone e la loro identità, i costumi, le abitudini. Fare un’analisi dei processi migratori contemporanei e dei mutamenti sociali che questi comportano nei paesi di destinazione come in quelli di origine e di transito è uno dei principali obiettivi del nuovo centro studi SMMS (scenari migratori e mutamenti sociali) dell’Università di Trento. Il centro, coordinato da Francesca Decimo e Giuseppe Sciortino, inaugura ufficialmente la propria attività in questi giorni organizzando un’iniziativa su “Quotidianità e mutamento culturale tra Romania e Italia” e una conferenza dedicata agli studi sulle migrazioni.

Romania e Italia
L’obiettivo dell’iniziativa “Quotidianità e mutamento culturale tra Romania e Italia” è andare oltre le letture superficiali e il clamore mediatico, per approfondire la realtà della Romania e ciò che la lega all’Italia. Il programma, che si svolgerà alla Facoltà di Sociologia (via Verdi, 26), è articolato. Si comincia giovedì 11 giugno alle ore 18 con l’inaugurazione della mostra fotografica “Kilometrul 1772” e la presentazione del libro “Romeni d’Italia” di Pietro Cingolani (antropologo, Università del Piemonte Orientale). Ne discutono con l’autore: Francesca Decimo, Giolo Fele e Giuseppe Sciortino (Facoltà di Sociologia, Università di Trento), Luisa Chiodi (direttrice Osservatorio Balcani e Caucaso) e Cristina Bezzi (antropologa, Università di Siena). La mostra fotografica sarà esposta fino al 2 luglio, con orario di visita dal lunedì al sabato 8-20. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il Dipartimento di Sociologia e ricerca sociale e la Facoltà di Sociologia dell’Università di Trento e con il Centro per la formazione alla solidarietà internazionale della Provincia autonoma di Trento. Il programma prevede poi venerdì 12 giugno alle ore 9 un laboratorio fotografico “Comunicare il mondo” a cura di Cingolani e del Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale. Nelle giornate di mercoledì 1 e giovedì 2 luglio alle 18 si concluderà con la proiezione in due parti del documentario “The Last Peasants – Gli ultimi contadini” di Angus Macqueen (Gran Bretagna, 2004). “The Last Peasants” segue la vita di tre famiglie del piccolo villaggio romeno di Budesti, famiglie accomunate dall’avere uno o più membri che hanno scelto la strada dell’emigrazione clandestina in Europa per superare le difficoltà economiche del proprio paese. Girato in Romania, a Londra, Parigi e Dublino, e con una lavorazione durata ben 4 anni, “The Last Peasants” narra non solo una storia di migranti, ma anche la scomparsa del mondo contadino romeno, sotto le spinte della modernizzazione. Il regista Angus Macqueen, Head of Documentaries dell’emittente televisiva inglese Channel 4, ha prodotto alcuni dei più prestigiosi documentari della televisione britannica degli ultimi decenni. Fra i tanti si ricordano “Death Of Yugoslavia”, vincitore del Columbia Journalism Award, e “Cocaine”, lavoro sulla produzione e il traffico di cocaina dalle Ande allo spaccio nelle strade di Stati Uniti e Inghilterra.

Studi sulle migrazioni
Il centro SMMS promuove anche la conferenza “Migration and Social Theory”. La conferenza, in programma alla Facoltà di Sociologia, venerdì 12 (dalle 15.30) e sabato 13 giugno (dalle 9), si propone di fornire una sede sia per una rassegna critica dello stato della produzione teorica sulle migrazioni internazionali, sia per una valutazione della sua rilevanza per la teoria sociale generale. Ci si chiederà quale sia lo stato delle attuali teorie sulle migrazioni internazionali e quale contributo la ricerca sulle migrazioni possa dare allo sviluppo di un’adeguata comprensione delle società contemporanee.

Scheda
Il centro SMMS, istituito lo scorso dicembre presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università di Trento, vuole contribuire allo sviluppo in Italia di programmi rigorosi di ricerca empirica sulle migrazioni internazionali, favorendo lo scambio e la condivisione dei risultati di ricerca, anche attraverso la pubblicazione sistematica dei dati raccolti e delle procedure con le quali essi sono stati prodotti. Il centro SMMS si rivolge allo specifico contesto Trentino, area di crescente forza attrattiva di diversi flussi migratori, come al più ampio tessuto di istituzioni, organizzazioni e enti di ricerca nazionali. Attualmente è impegnato in una ricerca sulle seconde generazioni nelle scuole trentine (i figli di genitori immigrati in Italia), sul trend di clandestini e irregolari in Italia e sui cambiamenti dei comportamenti sessuali delle donne immigrate tra identità e assimilazione.

Informazioni: Centro studi SMMS - Scenari migratori e mutamento sociale, tel. 0461 881322, e-mail: smms@soc.unitn.it, website: www.soc.unitn.it/dsrs

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