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giovedì 11 giugno 2009

Stranieri – Scuola italiana motore di integrazione


Notizia 10/06/2009

I dati pubblicati dal Ministero dell’Istruzione sulla popolazione scolastica rivelano una presenza di alunni con cittadinanza non italiana in deciso aumento nel corso di 9 anni. Dall’anno scolastico 1998/99 al 2007/08, l’incremento delle presenze di alunni stranieri è stato del + 14,5%, per giungere a quota 574.133, vale a dire il 6,4% della popolazione scolastica totale.
Le previsioni demografiche stimano che nel 2050 si raggiungerà il pareggio e un alunno su due sarà straniero. Questa situazione è già concreta in cinque istituti professionali del nord Italia, che si distinguono per avere una popolazione straniera del 50-60% (Piacenza Istituto professionale per l′industria e l′artigianato "Leonardo Da Vinci"; Cremona, Ipia "A. Stradivari"; Novellara – Reggio Emilia - Istituto professionale per i servizi sociali "Don Zefirino Jodi"; Milano, Istituti professionali "Bertarelli" e "Marignoni"). Non solo, ben 46 scuole per l’infanzia registrano la stessa percentuale di multiculturalità.
La città italiana che registra il maggior numero di alunni non italiani è Prato, con il suo 15,2%.
La nazionalità che detiene il primato di presenze risulta essere quella rumena, con il 16,2% degli iscritti.
Negli altri paesi europei presi in esame dal dossier del ministero, la percentuale di alunni immigrati è quasi sempre più alta rispetto all′Italia, sebbene i criteri non omogenei del censimento non permettano sempre la comparazione.

Il dossier è disponibile su http://www.pubblica.istruzione.it/mpi/pubblicazioni/index.shtml

Fonte: Consorzio Parsifal.

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