«Siamo la comunità più numerosa: su settemila abitanti, mille sono romeni»

ROMA (11 giugno) - Un gruppo di professionisti e giovani decisi a «portare una ventata di novità in Italia». E' l'associazione culturale Mondi Nuovi che in queste elezioni amministrative ha presentato proprie liste con meno fortuna anche a Guidonia e a Pozzaglia Sabina. Solo a Marcellina però ha centrato gli obiettivi, compreso quello di portare in consiglio comunale i primi cittadini stranieri. Che questa vittoria non sia arrivata a caso lo dicono i numeri.

Marcellina ha circa 7.000 abitanti e di questi 1.170 sono stranieri: 953 romeni, 89 nordafricani, 40 albanesi, 30 sudamericani e 19 polacchi. «C'è un importante sistema economico che si regge su queste presenze - ha spiegato Leontina Ionescu che 25 anni, quando arrivò in paese, fu la prima romena in assoluto ad essere iscritta all'anagrafe - Intanto, se si aggiungono anche i non residenti, arrivano a 1.500 gli stranieri che vivono e lavorano qui. Nelle scuole del paese, inoltre, studiano 115 bambini romeni su un totale di 715. Numerosissime sono le donne che si occupano di servizi e anziani. Ci sono due alimentari con prodotti romeni, un bar e decine di attività edili di nostri connazionali».

Una presenza massiccia di stranieri che riguarda tutta la zona a nord est di Roma con punte massime nella vicina Guidonia, dove su una popolazione di 85 mila abitanti gli stranieri arrivano al 9,4 per cento. In numeri, al 31 dicembre 2008, erano 7.904 con un incremento, rispetto al 2007, del 22,4 per cento. Nella provincia di Roma, infatti, gli stranieri residenti sul totale della popolazione si attestano al 7,9 per cento, nel Lazio al 7 per cento ed in Italia al 5,8 per cento.

A Guidonia, tuttavia, nessuno dei candidati romeni presentati da varie liste è riuscito a conquistare posti nel nuovo Consiglio comunale. Mentre, invece, quelli che hanno chiesto di essere inseriti nelle liste elettorali aggiunte per poter votare sono stati almeno 1350 per le comunali a fronte di solo 90 per le europee.
E. Cer.
Fonte: Il Messaggero.