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venerdì 9 luglio 2010

La Comunità rumena - Una normale storia di integrazione

Generale - IMPARIAMO A CONOSCERCI
Scritto da Marco Sconfienza
Martedì 29 Giugno 2010

LA COMUNITA' RUMENA - UNA NORMALE STORIA DI INTEGRAZIONE

Come in tutte le precedenti puntate di questa nostra inchiesta fra le comunità straniere residenti a Verbania, abbiamo voluto sentire dalla viva voce di una famiglia rumena, la loro storia, le loro speranze ed il loro sentire, con lo scopo di capire e di fare capire ai nostri lettori, cosa c'è dietro ogni persona Italiana o straniera che sia, il suo sentirsi cittadino a tutti gli effetti, accettato ed integrato in una comunità che non è la propria.

A tale proposito, mi sono recato a casa di una emblematica famiglia rumena, formata da Mihaela, Romulus e da una ragazza di 11 anni, che vivono a Intra, in un appartamento di un normalissimo condominio del centro, una famiglia come ce ne sono tantissime in città, padre e madre che lavorano e la figlia che frequenta la scuola media "Cantelli", ho passato con loro, due ore molto piacevoli, chiacchierando del più e del meno, ho posto loro alcune domande sul loro passato, sulle motivazioni che li hanno spinti ad emigrare, sulla loro vita in città e sulle loro aspirazioni future, devo dire che come sempre mi sono sentito a casa di "amici", desiderosi di esternare le loro emozioni ed il loro sentirsi parte di una comunità che li ha accettati senza pregiudizi di sorta.

Romulus, il capo famiglia ha 49 anni, è in Italia da otto anni, il suo lavoro attuale è di infermiere professionale, che svolge presso il Centro Auxologico di Piancavallo, lo stesso lavoro che svolgeva in Romania nella nativa Sibiu, sono ormai 30 anni che Romulus si occupa di questo lavoro, i suoi studi relativi fatti in patria, sono stati riconosciuti dalle nostre autorità sanitarie.

Il suo desiderio di emigrare è stato più forte dopo la caduta del comunismo, seppur in Romania avesse un lavoro sicuro e meglio remunerato di altri, la sua scommessa è stata il mettersi in gioco lasciando il proprio paese alla ricerca di un futuro migliore sotto molti aspetti, non solo quelli economici, venuto a conoscenza della ricerca di infermieri professionali nel nostro paese, si è attivato ed è giunto a Varese dove per due anni ha lavorato in una cooperativa che gestiva appunto servizi ospedalieri, che però con il tempo non lo appagava più, sia dal punto di vista professionale che economico, passati questi primi due anni, tramite amici ha presentato domanda di assunzione al centro di Piancavallo, l'esito positivo della domanda a fatto si che Romulus si stabilisse nella nostra città.

Mihaela invece è in Italia da sei anni, ha 39 anni, un divorzio da un precedente matrimonio in Romania ed una figlia che ora ha 11 anni, anche per lei infermiera professionale, il percorso è stato quasi analogo a quello del suo compagno attuale, con la differenza che Mihaela, è arrivata nella nostra città con un contratto di lavoro già firmato, che riconosceva in toto i suoi studi professionali rumeni, ha dovuto comunque sottoporsi ad un esame che l'ha vista brillante protagonista.

Come Romulus anche lei lavora al Centro Auxologico di Piancavallo, fra le motivazioni addotte per aver deciso di emigrare, c'è senz'altro un forte ed insopprimibile desiderio per una vita migliore, una condivisibile voglia di essere protagonista appieno del suo futuro, la spinta naturale che ha ogni essere umano di affermazione in vari campi come quello professionale e famigliare.

Alla domanda su cosa si aspettassero entrambi venendo in Italia, hanno risposto di non aver avuto particolari aspettative, se non quelle legate al lavoro, sapevano benissimo a cosa sarebbero andati incontro, non potevano però prevedere il nascere della loro storia d'amore, che è nata proprio qui da noi, infatti si sono conosciuti sul lavoro e hanno deciso di diventare una coppia, dapprima prendendo casa in affitto, poi con le migliorate condizioni economiche, hanno deciso di acquistare un bel appartamento ad Intra, dove risiedono tuttora, direi una bella e normalissima storia.

Per entrambi la scelta di Verbania è stata casuale e legata solo alla possibilità di lavoro, loro ora si sentono veramente integrati nella nostra comunità, hanno parecchi amici sia Italiani che loro connazionali, saltuariamente si ritrovano con la comunità rumena in occasione di feste religiose, nella loro chiesa di S. Fermo, (da poco dedicata al loro culto ortodosso) insomma una vita comune a quella che potrebbe svolgere una qualsiasi coppia di italiani.

Per quanto riguarda il lavoro, sia Romulus che Mihaela, non hanno mai avuto grossi problemi di integrazione, forse un po' di più Romulus, che non conosceva affatto la nostra lingua, però aiutato dal suo carattere molto estroverso e da colleghi comprensivi, in poco tempo non è stato più un grosso problema, mentre Mihaela, (che lavorava in patria presso una famosa clinica privata dove si recavano molti italiani), ha avuto il percorso molto facilitato dal contatto diretto con la nostra lingua, rendendo il suo inserimento notevolmente più completo e rapido nella vita lavorativa e sociale.

Anche loro come tutti i lavoratori stranieri presenti in Italia, lamentano il fatto che i contributi previdenziali, nel caso di un rimpatrio prima dell'ottenimento dell'età pensionabile, rischiano di andare dispersi, non essendoci con molti dei loro paesi di origine alcuna accordo in merito; Mihaela in particolare pone l'accento sulle lungaggini burocratiche ed il loro costo, per le pratiche che riguardano i lavoratori stranieri, che rendono il tutto farraginoso e dispendioso oltre misura.

Riguardo la loro integrazione nel tessuto sociale cittadino, entrambi non evidenziano particolari difficoltà, si sentono parte integrante della città, Romulus ci tiene a sottolineare, che comunque è dovere dei cittadini stranieri, cercare di fare uno sforzo maggiore per inserirsi nel contesto sociale, in quanto ospiti di una nazione con leggi diverse da quelle del proprio paese di origine ed alle quali è doveroso attenersi.

Alla domanda se ritengano che ci siano pregiudizi nei riguardi dei cittadini stranieri, tutti e due seppur con i dovuti distinguo, affermano che si ci sono (sarebbe peraltro difficile negarlo, sono sotto gli occhi di tutti i numerosi episodi xenofobi) ma a loro parere prevalentemente verso altre etnie, dovuti particolarmente per motivi di religione, sottolineano anche come questo clima sia peggiorato con il passare degli anni, in quanto i primi tempi in cui erano in Italia, il fenomeno era molto meno accentuato.

Mihaela a tale proposito, ci tiene a sottolineare uno spiacevole episodio avvenuto con i primi padroni di casa, al termine del regolare contratto di affitto, dopo aver disdetto l'appartamento (perché avevano acquistato quello in cui tuttora abitano), hanno dovuto adire a vie legali per ottenere la restituzione della cauzione di tre mesi regolarmente versata, la vicenda si è poi conclusa positivamente, ma ha lasciato loro l'amaro in bocca ed il dubbio se ciò sarebbe analogamente successo a cittadini verbanesi.

Anche loro come tutte le comunità straniere intervistate in precedenza, si auspicano la possibilità prossima futura, di poter votare in occasione delle elezioni amministrative, (per i residenti regolari) una possibilità che darebbe a tutte le comunità il pieno diritto di cittadinanza e aggiungo, non si capisce come dei cittadini che lavorano e pagano regolarmente le tasse, siano privati di un diritto universalmente riconosciuto.

La bella chiacchierata si è conclusa con un ottimo caffè ed altre considerazioni che qui tralasceremo, ma che mi hanno ancora una volta fatto capire come dietro ogni "persona" (insisto sul concetto di persona!) esiste un mondo ricco di varie sfaccettature, di grandi potenzialità di un diverso approccio alla vita, che se colte dalla comunità che le ospita non potrebbero che arricchire la vita di ognuno di noi e farci apprezzare il bello della "diversità".

A Mihaela, Romulus ed a alla loro ragazza, va il nostro più vivo ringraziamento, per averci aperto la loro casa ed insieme il loro cuore, buona fortuna amici e buona vita!!!

Fonte: Cittadini con Voi

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