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sabato 31 luglio 2010

Romania e Italia lottano insieme per i malati di cancro

4.8 milioni di fondi UE per il progetto di una rete multiregionale in collaborazione con l'AOS di Senigallia
28-07-2010

Da giugno 2010 Romania e Italia si sono impegnate allo studio integrato e alla sensibilizzazione sui vari effetti delle malattie oncologiche. Il progetto è stato finanziato con 4.8 milioni di euro dal Fondo Sociale Europeo a beneficio dell’istituto rumeno Patronato della Medicina Integrativa (PMI). Con questi fondi saranno istituiti 3 centri multiregionali per lo studio di 500 casi di malati di cancro e promossi 15 seminari per l’individuazione di una strategia di cura.

Le finalità del progetto dal titolo "Rete multiregionale per la terapia integrativa, la consulenza e la reintegrazione sociale delle persone con diagnosi di tumore" sono: creare un percorso multidisciplinare per gli affetti da malattie oncologiche in modo da curarli tramite la terapia integrativa e prevedere ad un loro inserimento nel mondo sociale e lavorativo.

Questo progetto - spiega il coordinatore della società Psico-Oncologica della sezione Marche Marco Romeo - è stato suddiviso in alcune aree: spazia tra l’oncologia, la psicologia, l’assistenza sociale e la medicina; attraverso i seminari verranno esaminate le problematiche relative ai 500 pazienti rumeni affetti da tumori e secondariamente le situazioni dei circa 1000 familiari. Dallo studio emergeranno dei percorsi integrati e delle figure professionali.

Una delle problematiche, secondo le associazioni mediche e dei familiari, è la mancata cura degli effetti sociali del cancro: difatti le terapie tradizionali si limitano agli aspetti prettamente medici.
Con tale presupposto la società va resa consapevole dei problemi e delle sfide che tutti i giorni i malati devono affrontare e sull’invisibilità di queste problematiche agli occhi degli altri. Problematiche che non sono soltanto sociali ma anche in campo lavorativo.
Per questo il Patronato della Medicina Integrativa ha coinvolto centri di sviluppo, aziende e associazioni di volontariato per mediare il rapporto del malato con il mondo del lavoro.

Tra i propositi del progetto della durata di 36 mesi c’è anche la futura creazione di 3 centri interregionali, Bucarest-Ilfov, Iasi (Nord-est della Romania) e Cluj (Nord-ovest), che analizzeranno ognuno in parte dei 500 pazienti con diagnosi di cancro: 450 sono donne di cui la metà con cancro al seno e 50 uomini con tumore ai testicoli.

Il progetto si svolge in collaborazione con l’associazione di volontariato no profit Assform di Rimini, partner italiano per le relazioni con il P.M.I., e l’Associazione Oncologica di Senigallia.
A tal proposito Paolo Quagliarini e Massimo Marcellini, tra i fondatori dell’AOS, hanno dichiarato che il progetto oltre ad essere un servizio aggiuntivo, integrato e ben strutturato, per i malati rumeni, è funzionale anche alla situazione senigalliese per rivedere i percorsi fatti finora e correggere gli errori.
di Carolina Mariti

Fonte: Senigallia Notizie

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