-di Francesco Blasi
CRECCHIO. Era già senza vita quando i vigili del fuoco stavano lavorando per liberarlo dalle lamiere accartocciate della sua Peugeot 205 familiare. E' finita ieri sera schiantata contro un muro l'esistenza di Tiberiu Braschi, romeno 36 anni. Forse a velocità sostenuta, ma questo lo stabiliranno i carabinieri nella ricostruzione dell'incidente, Braschi viaggiava da solo nella sua auto sulla ex statale Marrucina in direzione di Ortona per ritornare a casa.
L'impatto contro il muro è avvenuto alle 19,20 all'altezza di Villa Selciaroli, una delle contrade che affacciano sulla provinciale che collega il comprensorio della Marrucina con la costa. Dopo la segnalazione di alcuni testimoni, è cominciata la corsa disperata del 118 e dei vigili del fuoco verso il luogo dello schianto. Ai soccorritori si è presentato uno spettacolo agghiacciante, con la vettura ridotta a un ammasso di metallo informe e il motore separato dalla carrozzeria per la violenza dell'urto. Coordinati dal caposquadra Walter Lafarciola, i vigili del fuoco del distaccamento ortonese hanno dovuto lavorare per oltre due ore, mentre il traffico veniva bloccato in entrambe le direzioni per consentire il movimento dei veicoli tecnici impiegati nello sgombero della carreggiata da detriti, liquidi oleosi e sostanze infiammabili seminate dal veicolo.
I carabinieri della compagnia di Ortona sono intervenuti per i rilievi che serviranno alla ricostruzione dell'incidente. Sulla dinamica si fanno soltanto ipotesi per il momento, mentre è certo che Braschi ha perso il controllo della sua auto mentre su quel tratto non transitavano altri veicoli. Se si sia trattato di un malore improvviso potrebbe stabilirlo l'esame sulla salma, che dopo l'incidente è stata trasferita all'obitorio del Bernabeo di Ortona. Da circa sette anni residente in Italia, con domicilio in contrada Santa Liberata, Braschi era di origini romene. L'uomo lascia la moglie e una figlia di 15 anni.
Fonte: Il Centro
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