La comunità romena si incontra e si racconta attraverso storie quotidiane, punti di vista, fatti di cronaca, appuntamenti e novità, per non dimenticare le radici e per vivere meglio la distanza dal paese natale.
Informazioni utili per i romeni che vivono in Italia, per conoscere le opportunità che la realtà circostante offre e divenire cittadini attivi.

Comunitatea Românească în Italia

Locul unde comunitatea românească se regăsește zilnic în știri, noutăți, mărturii, informații și sfaturi, pentru a nu uita rădăcinile și a trăi mai bine departe de țara natală. Informații utile pentru românii care trăiesc în Italia, despre oportunitățile pe care le oferă realitatea din jur și pentru a deveni cetățeni activi.

Bun găsit pe site! Benvenuto!

Comentează articolele publicate! Commenta gli articoli pubblicati!

lunedì 21 marzo 2011

Quaresima: anche gli ortodossi riscoprono il digiuno

L’ho detto ai miei fedeli la domenica in cui è iniziata la Quaresima: se dovete digiunare per lamentarvi, a che vi servirebbe? Il digiuno deve essere gioioso, misericordioso con i poveri, deve cercare nella nostra vita di farci andare oltre». Anche Padre Avram Matei, decano dei sacerdoti ortodossi del Veneto e guida della parrocchia rumena moldava di Mestre, ha esortato in questo tempo i fedeli al digiuno di Quaresima.
Per i “cugini” cristiani ortodossi la Quaresima è iniziata con la notte tra la domenica precedente alle ceneri cattoliche e il lunedì: le giornate di digiuno si compiono prevalentemente nella prima e ultima settimana della Quaresima e in alcuni giorni infrasettimanali, ad esclusione del sabato e della domenica. E' un digiuno che consiste essenzialmente nel privarsi del vino, dell'olio e di ogni cibo di origine animale, e mangiando preferibilmente al tramonto o alla sera, dopo le celebrazioni liturgiche. La Quaresima è inoltre uno solo dei periodi dell'anno in cui i fedeli ortodossi praticano il digiuno, che viene osservato anche in Avvento, nei quindici giorni precedenti alla Dormizione di Maria, corrispondente all'Ascensione cattolica del 15 agosto, nei giorni precedenti alla festa dei Santi Pietro e Paolo del 29 giugno e in numerose altre occasioni corrispondenti alle ricorrenze dei santi.
Una recente riscoperta. «Ma il digiuno non è obbligatorio, è difficile per chi non è abituato – spiega padre Avram – noi diciamo sempre che dipende dal singolo: io sono in grado di digiunare per intero, ma i bambini, gli anziani, o chi fa un lavoro pesante non lo è, anche se so per certo che molti operai e persone della comunità che qui compiono un lavoro duro in questo periodo non rinunciano al digiuno».
Nella numerosa comunità di padre Avram, che si riunisce nella piccola chiesa ortodossa poco distante dalla stazione mestrina di via Piave, sono in tanti ad aver accettato per questa Quaresima la pratica del digiuno. Ciascuno secondo le sue possibilità, anche nella comunità ortodossa mestrina la pratica del digiuno è stata in questi anni riscoperta: «La maggioranza dei fedeli qui sono persone venute da altri paesi, in particolare rumeni e moldavi – spiega il sacerdote – non si tratta di sole “badanti”, che saranno più o meno il 50 per cento, ma anche di famiglie e di giovani. All'inizio, appena arrivati, in tanti si sono chiesti: perché fare il digiuno se qui ormai in tanti non lo fanno più? Eppure da tre o quattro anni molti hanno riscoperto il suo significato, anche tanti giovani si propongono di farlo come momento forte di preparazione: molti hanno testimoniato di essersi sentiti per la prima volta più felici di arrivare alla Pasqua».
Digiuno e carità. Anche il digiuno ortodosso porta con sé il valore della carità e dell'offerta ai poveri. Nei sabati di quaresima, giorno del ricordo dei defunti, i fedeli della comunità si ritrovano in chiesa per la liturgia portando cibo fatto in casa, che viene consumato poi insieme dopo la liturgia, ma solo per metà: «L'altra parte viene lasciata per le famiglie in difficoltà» spiega padre Avram. E poi c'è il significato religioso delle preghiere recitate e cantate in quaresima, accompagnate dalle prostrazioni delle donne e dei fedeli ortodossi: «Nelle nostre preghiere chiediamo purità, castità, umiltà, pazienza, e il culmine di tutto che è l'amore, che sintetizza tutte le virtù – conclude il sacerdote – in questo periodo, come dice il Vangelo, ognuno cerca di vedere la trave nel proprio occhio al posto della pagliuzza in quello del prossimo».

Fonte: GV Online

Nessun commento:

Posta un commento