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venerdì 21 novembre 2008

Cluj, una meta sorprendente


Piccola guida pratica per i tifosi romanisti diretti in Romania per la sfida di Champions. La città romena è poco nota ma propone cultura, cibo e divertimenti per tutti i gusti

Foto: Uno scorcio dall'alto della città romena di Cluj

MILANO, 20 novembre 2008 - Ritorno al futuro. Il viaggio della Roma a Cluj ha il sapore delle belle trasfertone da coppe europee di una quindicina d’anni fa. Viaggi ai confini della civiltà occidentale, in paesi impossibile da visitare durante la guerra fredda, che magari avevano appena conosciuto la libertà e vedevano la squadra italiana grossomodo con gli occhi di chi incontra un alieno. Si tornava a casa con un golletto in più e molti racconti per gli amici. In mezzo è passata una vita. Rimane che la Roma non si sarebbe certo aspettata di venire da queste parti, una volta sbarcata nella gioielleria della Champions. Ma intanto qua hanno già visto il Chelsea, non ci hanno perso, e i giallorossi si giocano poco più che la qualificazione, anche se il Cluj nel frattempo perde i pezzi.

COME ARRIVARE - Sarà anche sconosciuta, ma intanto raggiungere Cluj è più semplice che volare dal Nord al Sud in Italia. Volo diretto Carpatair alle 10.45 di martedì, vigilia della partita. Partenza da Fiumicino, costo 180 euro.

DOVE DORMIRE - Due sistemazioni a basso costo nella parte antica medievale del centro. Consigliamo il Retro Hostel in Potassa street 13. Rinnovato, modesto ma signorile, 17 euro a notte.

DOVE MANGIARE - Cucina varia e omnicomprensiva quella rumena, paragonabile in un certo senso a quella dell’Italia settentrionale (la polenta locale è la ‘mamaliga’), compresa una cultura vinicola. Non a caso nei supermarket dell’Est il vino rumeno è di quelli più diffusi e basso prezzo. Influenze balcaniche nelle immancabili zuppe saporite e speziatissime, e il maiale allo spiedo portabandiera assoluto, da annaffiare per gli stomaci forti con il tuica, liquore di prugna. Per non rischiare nulla consigliamo il Maestro, anche cucina continentale, elegante e modico, in Dobrogeanu Gherea street 25.

COME MUOVERSI - È la capitale della Transilvania, ma non immaginatevi un viaggio nel nulla stile Fracchia contro Dracula. Cluj è una città, per le sue dimensioni, ricca di storia, presente in stili e monumenti di ogni periodo, dal medioevo allo stile liberty passando per il Rinascimento. Ricca di cultura, dovuta all’importante università e al continuo scambio di civiltà con l’Ungheria. E ricca in senso stretto, indicata per investimenti e concentramento tecnologico addirittura come una delle città più rampanti nel mondo. Si potrebbe quasi ribattezzarla la Silicon Trans Valley, ma la dicitura risulterebbe ambigua...
Il centro è Piaţa Unirii, piazza principale che nulla ha da invidiare alle piazze del resto della mitteleuropea, con la gotica cattedrale di Santul Mihail. Da lì, si scende per Bulevardul Eroilor, la via commerciale e pedonale, che connette dall’altra parte la seconda piazza architettonicamente più importante, Piaţa Avram Iancu. Ovvio, nulla che possa impressionare il cittadino romano, ma in generale una città alla vista piacevole a un breve soggiorno. Nello stesso arco sono concentrati i numerosi locali, a partire dallo storico Diesel Club in Piaţa Unirii, al Fashion Bar, sponsorizzato dal network satelittare omonimo, fino a Strada Piezişă, la via nell’area studentesca piena di bar e disco-pub.

I BIGLIETTI -Impianto stile divisione inglese minore, Stadionul Radulescu, 25.000 posti tutti per il CFR Cluj (CFR sta per Caile Ferate Romane, ovvero club della compagnia ferroviaria rumena, come suggerisce la locomotiva stilosa nello stemma sociale). E come la città, non un luogo ameno come si potrebbe immaginare, anche il Cluj squadra, nonostante una povera storia, è pur sempre il club più antico di Romania. Biglietti ancora disponibili per i romanisti, 28 euro a tagliando. Acquisto possibile fino a domani alle 13 in tutti i rivenditori Lottomatica, consultabili sul sito www.listicket.it.
di Tancredi Palmeri

Fonte: La Gazzetta dello Sport.

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