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venerdì 28 novembre 2008

Il pianista che viene dall'Est

di Carmen Valisano
Terzo appuntamento della stagione dell'Associazione musicale etnea con protagonista Radu Lupu, pianista rumeno che si è esibito in un programma tutto tedesco

«Ha nelle mani i pianissimi "celesti" di Richter, i fortissimi squillanti di Gilels, gli accordi misteriosi di Cherkassky. E ogni cosa gli riesce con disarmante facilità». Così il giornale britannico “Guardian” ha definito Radu Lupu, pianista rumeno, ospite dell'Associazione musicale etnea lo scorso mercoledì 19 novembre. La serata è stata organizzata in collaborazione con il Teatro Massimo Bellini.
Il programma ha avuto protagonisti due grandi compositori tedeschi, Ludwig van Beethoven e Robert Schumann, insieme al talento del pianista nato nel sud della Romania. Lupu, tra i numerosi riconoscimenti ottenuti nella sua lunga carriera, si è aggiudicato il premio “Abbiati” oltre a un Grammy ed un Edison per le incisioni.
I primi due brani (la Sonata in mi maggiore op.14 n.1 e la Sonata in sol maggiore op.14 n. 2) scivolano con eleganza, mentre con le prime note della Sonata in do minore op.13 n.8 – detta “Patetica” dallo stesso Beethoven – ci si trova coinvolti in un'atmosfera solenne, vitale, irruente. Radu Lupu sembra quasi schivo nel rapporto con il pubblico, ma il suo coinvolgimento durante l'esecuzione è intenso.
La seconda parte della serata è dedicata a Schumann. L'Arabesque in do maggiore op.18 è un brano delicato nel suo inizio per poi prendere vigore e tornare con lo stesso tema dolce e cullante e finire infine quasi in dissolvenza, “una sospensione onirica del tempo” (come scrive Dario Miozzi, docente di Storia della musica).
La rigogliosa Fantasia in do maggiore op.17 e due bis chiudono il concerto del musicista rumeno che viene ripagato con un lungo applauso dal pubblico.
Il prossimo appuntamento è quello di domenica 30 novembre con Matilde Politi: cantante, strumentista e poeta, porterà il teatro Sangiorgi “alla scoperta delle tradizioni popolari”.
(25 novembre 2008)



Fonte: Step 1.

1 commento:

Catalina Sava ha detto...

Regio: la sfida romantica di Lupu
Nel recital del pianista rumeno vi saranno tre sonate di Beethoven e due di Schumann.

Agenda locali e discoteche
di Parma e Reggio Emilia
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28/11/2008

Attesissimo recital di Radu Lupu, mercoledì 3 dicembre 2008, ore 20.00 (turno B) al Teatro Regio di Parma. A pochi giorni dall’inaugurazione segnata dalla presenza di Claudio Abbado, la Stagione Concertistica 2008/2009 del Teatro Regio ha in serbo un nuovo eccezionale appuntamento, che vedrà impegnato il celebre pianista rumeno.
Sempre rare le apparizioni del solista e l’ultima a Parma avvenne durante un ciclo di recital entusiasmanti che convinsero la critica italiana ad assegnargli, per la seconda volta, il prestigioso Premio Abbiati.
Interprete davvero unico nel panorama internazionale, solitario e inaccessibile, Radu Lupu propone a Parma un concerto dove tre sonate di Beethoven saranno accompagnate a due pagine di Robert Schumann.
Il recital prende avvio dalle due sonate dell’opera 14 - un intimo dialogo fra un uomo e una donna, secondo la definizione di Beethoven – a cui segue la Sonata in do minore n. 8 op.13 Patetica, pubblicata nel 1799, in cui ancora più evidente è la tragica tensione fra opposti, a raffigurare il dramma del destino.
Nel culto romantico per Beethoven si colloca anche la Fantasia op. 17 di Robert Schumann che con l’Arabeske in do maggiore costituisce la seconda parte del concerto.
Proprio con la Fantasia in do maggiore, dove filtrano rimandi diretti alla musica beethoveniana, Schumann aderì al progetto di erigere una statua al genio di Bonn, contribuendo con il ricavato dalla pubblicazione della sua nuova opera.
Fonte: Parma Daily
http://www.parmadaily.it/Notizie/Dettaglio.aspx?pda=CSP&pdi=17062

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