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venerdì 21 novembre 2008

Italia quinta per pedopornografia. Napolitano: ''Per la tutela dei minori c'è ancora molto da fare''


Fini: ''Non abbassare la guardia''
La denuncia di Telefono Arcobaleno in occasione della Giornata dei diritti dell'infanzia: ''Europa epicentro della pedofilia on line, ogni giorno 7 nuove vittime''. Monito del presidente della Repubblica: ''Offrire alle nuove generazioni la possibilità di crescere in condizioni di sicurezza e di serenità''

Roma, 20 nov. - (Adnkronos/Ign) - L'italia è il quinto Paese nel mondo per numero di 'consumatori' di pedopornografia, triplicati in quattro anni, e l'Europa è l'epicentro della pedofilia on line. E' la denuncia di Telefono Arcobaleno che in occasione della Giornata mondiale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, mostra i dati di dodici anni di lavoro: 35mila volti di bambini individuati sui siti pedofili, con una media di sette nuove vittime individuate ogni giorno; oltre il 90% dei bambini sfruttati è di razza europea; l'86% dei materiali pedofili è allocato nel Vecchio Continente e i due terzi dei clienti sono europei.

Ancora oggi, purtroppo, sono presenti in vaste aree del pianeta situazioni di grave sfruttamento dell'infanzia, specialmente dove persistono diffuse ed antiche condizioni di sottosviluppo e di povertà e conflitti endemici tra le diverse etnie", ha detto in un messaggio il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano aggiungendo che ''forte deve essere, pertanto, l'impegno delle organizzazioni internazionali nell'impedire ogni forma di sfruttamento, che giunge fino all'impiego di adolescenti come soldati, e nel rimuovere gli ostacoli che impediscono condizioni di vita rispettose dei bisogni, dei diritti e delle aspirazioni dei minori''.

Il capo dello Stato ha poi ricordato che ''per la tutela dei minori c'è ancora molto da fare anche nel nostro Paese: una maggiore e più generale consapevolezza delle numerose insidie presenti anche nelle società più evolute è indispensabile per contrastarle con la massima determinazione e offrire alle nuove generazioni la possibilità di crescere in condizioni di sicurezza e di serenità".

Alla giornata, celebrata a Montecitorio nella sala della Lupa, è intervenuto anche il presidente della Camera Gianfranco Fini che pur riconoscendo come l'Italia ''per fortuna nostra e dei nostri figli, non conosce l'orribile piaga dei bambini-soldato e i fenomeni generalizzati della fame, della miseria estrema, dello sfruttamento del lavoro minorile'', chiede di non "abbassare la guardia'' sul problema della tutela dei diritti dei bambini che "presenta numerosi profili: sociali e di sicurezza". Fini sottolinea poi la necessità di favorire l'integrazione dei minori stranieri nel nostro Paese: ''I figli degli immigrati, che spesso risiedono da anni nel nostro Paese devono poter ricevere tutti gli strumenti necessari per preparare il loro futuro di italiani" a prescindere dal colore della pelle e dal credo religioso. "Non dovranno essere, né sentirsi mai cittadini di serie B, ma protagonisti a pieno titolo della vita collettiva, del possesso effettivo degli strumenti linguistici e culturali che possano permettere loro di integrarsi nella comunità nazionale".

Sulla stessa linea il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: ''Tra i doveri del governo c'è innanzitutto quello di tutelare i diritti dei minori. Purtroppo, questi diritti continuamente vengono violati, non solo nei Paesi del terzo mondo ma anche in quelli più sviluppati. E l'Italia non fa eccezione''. Il premier sottolinea la necessità di favorire anche l'integrazione dei minori stranieri nel nostro Paese e annuncia che presto il governo ridisegnerà la politica dell'infanzia. ''L'obiettivo -spiega il Cavaliere- e' ridisegnare la politica dell'infanzia con tutta una serie di provvedimento che tengano conto dei vari punti di crisi della questione minorile in Italia''.

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