''Sgomenti per violenze contro i cristiani nel mondo''
Al convegno 'Religioni per la pace', il presidente della Camera ricorda l'orrore del manifesto della razza. E sugli immigrati ribadisce: ''Maturi i tempi per nuova legge di cittadinanza. Preparare il futuro dei nuovi italiani''
Roma, 18 nov. (Adnkronos/Ign) - Le leggi razziali sono ''una delle pagine più vergognose della storia''. Lo afferma Gianfranco Fini (nella foto) nel suo intervento al convegno 'Religioni per la pace', in corso alla Sala della Lupa a Montecitorio.
Il presidente della Camera, parlando della recrudescenza degli episodi di integralismo e di razzismo verso chi professa una fede religiosa, rimarca poi che ''se pure in modo casuale, questo convegno cade nel giorno in cui questa Camera si rese protagonista di una delle pagine più vergognose della storia, scrivendo le leggi razziali. Un momento - torna a sottolineare Fini - di cui essere coscienti''.
Fini ribadisce quindi che sono ''maturi i tempi di una nuova legge sulla cittadinanza per quegli stranieri che aderiscano ai valori di fondo della nostra società. Penso in particolare a quei bambini che già studiano nelle nostre scuole. Occorre preparare il loro futuro di nuovi italiani''.
E su questa linea, rimarca l'importanza delle comunità religiose nella costruzione di ''un'identità collettiva'' che è la grande sfida che le istituzioni devono vincere per superare le paure che portano anche a fenomeni di razzismo.
Il ruolo delle comunità religiose è ''prezioso, tra le altre cose, per diffondere presso i nuovi cittadini che arrivano da luoghi lontani l'idea che il Paese che li accoglie può essere per loro una nuova patria''. ''Una patria - sottolinea ancora Fini - che rispetta la loro cultura e i loro sentimenti religiosi. Una patria che, a sua volta, chiede rispetto e, soprattutto condivisione di un destino comune''.
Secondo il presidente della Camera, le istituzioni hanno ''il compito di costruire un futuro di coesione attraverso l'affermazione di un progetto di società che coinvolga tutti i cittadini e che sappia valorizzare la ricchezza di culture offerta dalle varie comunità di stranieri che decidono di stabilirsi in Europa''.
''E' mia convinzione che lo Stato debba promuovere l'educazione alla tolleranza, al dialogo e al rispetto reciproco tra cittadini di diversa cultura etnica e religiosa, in nome di quei valori di libertà e tutela dei diritti della persona che sono a fondamento della nostra società. Assistiamo purtroppo - rimarca il presidente della Camera - al verificarsi, nel nostro come in altri Paesi europei, di manifestazioni di razzismo, entisemitismo e islamofobia''.
''E' dovere delle istituzioni impedire che tali fenomeni si diffondano curando le patologie collettive da cui scaturiscono. Queste malattie - sostiene Fini - sono innanzitutto l'ignoranza e il degrado sociale. Ma c'è, più in profondità una grande malattia che si chiama paura''.
''Nelle nuove guerre - fa quindi notare il responsabile dell'assemblea di Montecitorio - l'integralismo gioca un ruolo di primo piano. In troppi paesi, l'appartenenza a una fede è fattore di esclusione e di discriminazione''. Gianfranco Fini ricorda che ''in questi ultimi mesi siamo stati testimoni sgomenti di una recrudescenza di violenze contro le comunità cristiane in varie parti del mondo, in particolar modo in India''.
''Ed è sempre viva in noi - continua - la memoria degli orrori perpretati nel decennio scorso in Bosnia contro la popolazione musulmana, mentre assistiamo con allarme al ripetersi di gravi episodi di antisemitismo, soprattutto in Europa e Medio Oriente''. ''Le religioni - conclude Fini - siano fattori di incontro tra gli uomini''.
Fonte: Adnkronos Ign.
Al convegno 'Religioni per la pace', il presidente della Camera ricorda l'orrore del manifesto della razza. E sugli immigrati ribadisce: ''Maturi i tempi per nuova legge di cittadinanza. Preparare il futuro dei nuovi italiani''
Roma, 18 nov. (Adnkronos/Ign) - Le leggi razziali sono ''una delle pagine più vergognose della storia''. Lo afferma Gianfranco Fini (nella foto) nel suo intervento al convegno 'Religioni per la pace', in corso alla Sala della Lupa a Montecitorio.
Il presidente della Camera, parlando della recrudescenza degli episodi di integralismo e di razzismo verso chi professa una fede religiosa, rimarca poi che ''se pure in modo casuale, questo convegno cade nel giorno in cui questa Camera si rese protagonista di una delle pagine più vergognose della storia, scrivendo le leggi razziali. Un momento - torna a sottolineare Fini - di cui essere coscienti''.
Fini ribadisce quindi che sono ''maturi i tempi di una nuova legge sulla cittadinanza per quegli stranieri che aderiscano ai valori di fondo della nostra società. Penso in particolare a quei bambini che già studiano nelle nostre scuole. Occorre preparare il loro futuro di nuovi italiani''.
E su questa linea, rimarca l'importanza delle comunità religiose nella costruzione di ''un'identità collettiva'' che è la grande sfida che le istituzioni devono vincere per superare le paure che portano anche a fenomeni di razzismo.
Il ruolo delle comunità religiose è ''prezioso, tra le altre cose, per diffondere presso i nuovi cittadini che arrivano da luoghi lontani l'idea che il Paese che li accoglie può essere per loro una nuova patria''. ''Una patria - sottolinea ancora Fini - che rispetta la loro cultura e i loro sentimenti religiosi. Una patria che, a sua volta, chiede rispetto e, soprattutto condivisione di un destino comune''.
Secondo il presidente della Camera, le istituzioni hanno ''il compito di costruire un futuro di coesione attraverso l'affermazione di un progetto di società che coinvolga tutti i cittadini e che sappia valorizzare la ricchezza di culture offerta dalle varie comunità di stranieri che decidono di stabilirsi in Europa''.
''E' mia convinzione che lo Stato debba promuovere l'educazione alla tolleranza, al dialogo e al rispetto reciproco tra cittadini di diversa cultura etnica e religiosa, in nome di quei valori di libertà e tutela dei diritti della persona che sono a fondamento della nostra società. Assistiamo purtroppo - rimarca il presidente della Camera - al verificarsi, nel nostro come in altri Paesi europei, di manifestazioni di razzismo, entisemitismo e islamofobia''.
''E' dovere delle istituzioni impedire che tali fenomeni si diffondano curando le patologie collettive da cui scaturiscono. Queste malattie - sostiene Fini - sono innanzitutto l'ignoranza e il degrado sociale. Ma c'è, più in profondità una grande malattia che si chiama paura''.
''Nelle nuove guerre - fa quindi notare il responsabile dell'assemblea di Montecitorio - l'integralismo gioca un ruolo di primo piano. In troppi paesi, l'appartenenza a una fede è fattore di esclusione e di discriminazione''. Gianfranco Fini ricorda che ''in questi ultimi mesi siamo stati testimoni sgomenti di una recrudescenza di violenze contro le comunità cristiane in varie parti del mondo, in particolar modo in India''.
''Ed è sempre viva in noi - continua - la memoria degli orrori perpretati nel decennio scorso in Bosnia contro la popolazione musulmana, mentre assistiamo con allarme al ripetersi di gravi episodi di antisemitismo, soprattutto in Europa e Medio Oriente''. ''Le religioni - conclude Fini - siano fattori di incontro tra gli uomini''.
Fonte: Adnkronos Ign.
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