Il parroco di Mirano ha prestato il duomo per il funerale del piccolo Denis Alexsandro, avvenuto con il rito ortodosso della comunità romena
di Filippo de Gaspari
MIRANO. Aveva solo 4 anni e ha dovuto lottare fin da subito con la malattia. Alla fine non ce l’ha fatta, abbandonato dalle forze in una stanza dell’ospedale San Gerardo di Milano, dov’era stato ricoverato nell’estremo tentativo di salvargli al vita. Ha commosso Mirano la triste storia del piccolo Denis Alexsandro Urca, ucciso da un terribile male venerdì scorso.
Lo aveva colpito una forma virale contratta alcuni mesi fa, durante un viaggio nel suo paese d’ origine in Romania. Una male terribile che lo ha debilitato, senza lasciargli scampo. La famiglia, nazionalità rumena, ma residente da tempo in città, prima in via Gramsci, poi in via Cavin di Sala, ha provato in tutti i modi a salvarlo, ma non c’è stato nulla da fare. Di Denis colpiva il suo sorriso innocente, mai venuto meno anche durante i mesi della malattia. Ieri pomeriggio la comunità rumena locale gli ha reso l’estremo saluto, nel duomo di San Michele Arcangelo, alla presenza di tanti connazionali e dei parenti. Il rito funebre, officiato dal pope locale con rito ortodosso, ha visto la presenza significativa anche del parroco monsignor Lino Regazzo, che ha concesso la chiesa in segno di vicinanza alla comunità rumena. Anche domenica scorsa don Lino ha invitato la comunità miranese a pregare per il povero bambino colpito dal male. «Denis è stato un sorriso di Dio e col sorriso lui ha salutato questo mondo - ha detto ieri don Lino alla comunità rumena riunita in duomo - non capiremo mai perché il Signore chiama così in fretta. Oggi però anche Dio piange: la morte è una condizione nostra».
Ad accompagnare Denis nel suo ultimo viaggio tanti fiori e dei pupazzi di peluche, portati dagli altri bambini della comunità rumena miranese. Alle esequie non sono volute mancare alcune maestre della scuola materna Meneghetti, che Denis aveva frequentato fino a poco tempo fa, prima di essere colpito dal male. Nell’asilo, con i compagni e le maestre, il piccolo si era perfettamente integrato, anche se non lo frequentava più ormai da mesi, a causa delle sue precarie condizioni di salute. Ieri la scuola ha voluto dare un segno di vicinanza alla famiglia Urca, chiudendo in anticipo alle 14 per permettere ai genitori dei bambini di partecipare alle esequie. Dopo il rito funebre, il piccolo feretro è stato tumulato nel cimitero di Mirano.
(12 maggio 2010)
Fonte: La Nuova di Venezia e Mestre
sabato 15 maggio 2010
Colpito da un virus, muore a 4 anni
Pubblicato da
Catalina Sava
alle
15:27
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento