(ASCA) - Roma, 20 mag - Prosegue l'iter del progetto Controesodo e della sua proposta di legge ''Incentivi fiscali per il rientro dei lavoratori in Italia'' (A.C. 2079) che, dopo il parere delle Commissioni interessate, lunedi' approdera' all'esame dell'Aula di Montecitorio.
La proposta - ideata nell'ambito dell'Associazione TrecentoSessanta di Enrico Letta, vicesegretario del Pd, con il contributo dell'Intergruppo per la Sussidiarieta' - ha tra i propri firmatari lo stesso Letta, Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera, il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia, Guglielmo Vaccaro e Alessia Mosca, rispettivamente ideatore e relatore dell'iniziativa legislativa. Ad oggi hanno firmato il provvedimento 47 deputati gruppi di PD e PDL.
GLI OBIETTIVI: La norma intende utilizzare la leva fiscale - per un ammontare complessivo di massimo 200.000 euro - sotto forma di minore imponibilita' del reddito, per incentivare i cittadini comunitari under 40, con residenza all'estero da almeno 2 anni, a tornare in Italia per intraprendere un'attivita' d'impresa o di lavoro autonomo o per essere assunti come dipendenti.
I BENEFICIARI: A) I cittadini comunitari under 40 laureati che abbiano avuto un contratto di lavoro dipendente all'estero per almeno 2 anni continuativi. B) I cittadini comunitari under 40 che abbiano svolto studi all'estero per almeno 2 anni, acquisendo una laurea o una specializzazione post lauream. In entrambi i casi coloro che ritornano hanno l'onere di trasferire domicilio in Italia entro 3 mesi dal rientro.
GLI INCENTIVI: Si applicano sotto forma di riduzione del reddito imponibile. In particolare, i redditi sono imponibili in misura ridotta secondo le seguenti percentuali: 20% per le donne che rientrano e sono assunte come dipendenti; 30% per tutti gli altri soggetti. I benefici si applicano per 3 anni: dall'entrata in vigore della legge fino all'esercizio finanziario in corso al 31 dicembre 2013.
DECADENZA: I destinatari perdono il diritto all'incentivo se si ritraferiscono la residenza o il domicilio fuori dall'Italia prima di 5 anni dalla data della prima fruizione del beneficio.
ULTERIORI AGEVOLAZIONI: Le pratiche amministrative necessarie per il rientro sono curate dai consolati italiani.
Il governo promuove la stipulazione con gli Stati esteri di accordi bilaterali previdenziali per riconoscere ai lavoratori che rientrano il diritto alla totalizzazione dei contributi, previa disponibilita' finanziaria.
com-min/mcc/lv
Fonte: ASCA.
domenica 23 maggio 2010
Fuga cervelli: in aula alla camera Pdl per rientro promosso da E.Letta
Pubblicato da
Catalina Sava
alle
12:10
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