COMUNITÀ. I cattolici provenienti dal Paese dell'Est sono in aumento e sono seguiti da un sacerdote loro connazionale
Battesimi, cresime e matrimoni diventano momenti di festa e di aggregazione
06/05/2010
Un momento aggregativo per la comunità rumena di SchioVanno a messa e votano. La comunità rumena cresce, sia numericamente, con 598 iscritti all'anagrafe al 31 dicembre 2009 (ma quota 600 è ora ampiamente superata), sia come fedeli, perchè a Schio, da tempo, c'è una piccola "parrocchia nella parrocchia".
Si tratta della comunità rumena romano cattolica, guidata da don Josif Lucaci, che si riunisce con regolarità per la Messa della domenica nella Chiesa di S.Antonio Abate, celebrata in lingua romena.
Il primo nucleo nell'Altovicentino si era formato a Thiene nel 2002, ma poi si spostò a Schio, dato che qui risiede il maggior numero di fedeli romeni.
Oltre che appuntamento religioso, la messa domenicale funge anche da momento di aggregazione per le famiglie romene, che stringono rapporti e organizzano iniziative di vario genere, principalmente a scopo ricreativo.
Ad esempio ci sono gli incontri mensili, che si tengono anche in presenza di don Lucaci, in cui i partecipanti espongono alla comunità riflessioni, problematiche, proposte e altro; oppure matrimoni, battesimi, feste, momenti conviviali organizzati in occasione di ricorrenze particolari; da poco poi è nata l'idea di creare una regolare associazione culturale di stampo "etnico".
«I rumeni in città sono molti, ma solo il 10% circa è cattolico, il resto è principalmente ortodosso. All'inizio non è stato facile coinvolgere le persone in queste attività - racconta don Josif Lucaci. - Provengono quasi tutti dallo stesso paese in Romania, quindi si conoscono e a volte subentra in loro il timore di essere giudicati. Alcuni sono a Schio da oltre 10 anni, si sono ben ambientati, lavorano e pagano i loro mutui. Se all'inizio il progetto era di guadagnare per poi tornare in Romania, tanti hanno cambiato idea, soprattutto per amore dei figli, nati e radicati qui». Il prete parla di integrazione e diritti, tra cui quello di voto: «Dai media si sentono notizie molto negative su nostri connazionali e a volte ci sentiamo un po' "additati". Nella nostra comunità però ci sono brave persone che pensano alla famiglia e conducono vite normali. A Schio il clima mi sembra sereno sul fronte delle discriminazioni razziali. I rumeni hanno partecipato in modo attivo alle ultime elezioni amministrative, esprimendo poi il loro voto anche per i Consigli di quartiere».
Tutti i cittadini comunitari infatti hanno diritto al voto per le amministrative. Nei tempi previsti dalla legge, devono iscriversi nelle apposite liste istituite dal Comune, che vengono utilizzate anche per le elezioni dei CdQ.
Silvia Dal Ceredo
Fonte: Il Giornale di Vicenza.
domenica 9 maggio 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento